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Sabato, 20 Aprile 2024
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I sindaci dei Castelli Romani dicono no all'inceneritore di Albano

La scorsa settimana i sindaci del bacino della discarica di Roncigliano si sono riuniti e hanno concordato il no all'inceneritore di Albano e possibili soluzioni alternative puntando tutto sulla raccolta differenziata porta a porta

L'amministrazione comunale di Albano sta muovendo i primi passi concreti per scongiurare la costruzione dell'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti che ormai è diventato uno degli argomenti sul piano della tutela dell'ambiente più scottanti per l'intera Regione Lazio.

La scorsa settimana il sindaco di Albano Nicola Marini ha riunito, in un incontro istituzionale, tutti i sindaci di bacino che conferiscono i propri rifiuti nella discarica di Roncigliano, dove dovrebbe sorgere l'inceneritore.

Il sindaco Nicola Marini, con l’assessore all’Ambiente Claudio Fiorani, hanno fortemente voluto questo incontro con i comuni di Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia e Rocca di Papa per discutere del problema della discarica e della costruzione dell’impianto di incenerimento sul territorio di Albano. Un problema che fino ad oggi sembrava bloccato e senza vie d’uscita attuabili.

Durante il faccia a faccia tra i sindaci dei Castelli Romani, per cui mancavano all'appello solo Marino e Nemi, è stata accolta interamente la linea di proposta dall’amministrazione albanense: riconvocare un nuovo tavolo tecnico politico a stretto giro, per adottare una comune strategia che metta in evidenza la totale contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore.

Si discuterà di soluzioni industriali alternative e comunque le criticità della discarica di Roncigliano non saranno un problema di Albano, ma saranno condivise dai comuni presenti all’incontro.

 "La soddisfazione per come è andato l’incontro – afferma il sindaco Nicola Marini – è sia personale che dell’amministrazione. Tutti i rappresentanti dei comuni di bacino si sono infatti detti contrari alla costruzione dell’inceneritore ed è emersa una linea comune e di condivisione di percorso, che dovrà coinvolgere in primis il presidente della Provincia di Roma Zingaretti e l’assessore all’Ambiente Civita . Il nostro obiettivo è di sviluppare un ragionamento di condivisione che possa portare ad una soluzione del problema".

 Tutti i sindaci presenti hanno concordato nel guardare alla raccolta differenziata porta a porta, grazie anche al contributo della Provincia, come una soluzione strategica che permetta la riduzione e il riciclo dei rifiuti con il compiacimento dell'asserrore all'ambiente Claudio Fiorani: " Sono soddisfatto  per il risultato ottenuto con questo primissimo passo per evitare che venga realizzato l’inceneritore ad Albano".

"È evidente - ha concluso l'assessore - che il clima delle amministrazioni comunali di bacino è un clima positivo e di forte contrarietà alla soluzione della termocombustione. Saremo impegnati, fin da ora, a produrre delle possibili alternative industriali all’impianto di incenerimento. Contestualmente vorrei manifestare un moderato ottimismo nei confronti di un progetto di raccolta differenziata porta a porta che partirà nel prossimo autunno ad Albano, con l’obiettivo di condurre la nostra città verso un modello di sviluppo sostenibile".

 
 

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