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Rifiuti: impianto di Albano Laziale copiato in Svizzera. Pm aprono indagine

Al centro dell'attività dei pm l'ipotesi di un brevetto rubato ad una società svizzera, che dà la possibilità di trasformare i rifiuti in energia elettrica e materiale inerte

Avviata, in procura a Roma, un'indagine su un impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani costruito ad Albano Laziale. Al centro dell'attività dei pm, in un procedimento al momento senza ipotesi di reato o indagati, l'ipotesi di un brevetto rubato alla Thermoselect, società svizzera, che da la possibilità di trasformare i rifiuti in energia elettrica e materiale inerte.

L'avvio di un'inchiesta è stata anticipata oggi da Il Messaggero. L'inchiesta è nata dopo una denuncia per violazione del segreto industriale presentata qualche mese fa dai legali della società elvetica. Il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari ha affidato delega ai carabinieri del Noe per effettuare gli accertamenti.

Un precedente fascicolo era stato già archiviato ed è stato necessario il via libera del gip per riaprirlo. In base a quanto denunciato dalla Thermoselect, tra il 2005 e il 2006 vennero contattati da alcune società romane del settore per la vendita del brevetto. La trattativa non andò a buon fine ma poco dopo tempo alcuni ingegneri, depositari dei contenuti dei brevetto, furono assunti a Roma per dalle azienda che smaltiscono i rifiuti.

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