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Caso Priebke, dai Castelli Romani una sola richiesta: "Pecoraro dimettiti"

Dall'Anpi alle associazioni locali fino ai deputati e senatori chiedono tutti all'unanimità le dimissioni del Prefetto di Roma che ieri ha autorizzato e poi revocato i funerali del gerarca nazista

Dopo gli eventi di ieri che hanno visto una città e la sua popolazione abbandonata dalle istituzioni superiori nell'opporsi ai funerali di Erich Priebke oggi a mente fredda a unire associazioni e partiti è una richiesta unanime: le dimissioni del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che ha imposto i funerali dell'ex SS ad Albano e al suo sindaco revocando le ordinanze emesse per cercare di bloccare il rito funebre.

A schierarsi per le dimissioni del Prefetto sono le associazioni come l'Anpi che con il circolo di Genzano ha chiesto "la rimozione dei funzionari pubblici che hanno consentito l’ingresso nel collegio del lefebvriani di noti neonazisti anche del luogo, rendendosi complici della violazione”di quella forma ipocritamente privata che qualcuno ha preteso di riconoscere e che avrebbe dovuto imporre a quei funerali".

Anche il coordinamento dei Precari Studenti dei Castelli Romani ha chiesto le dimissioni del rappresentante del Governo, spingendosi oltre e chiedendo ai sindaci dei Castelli Romani di vietare ogni manifestazione neofascista e la restituzione delle strutture dei padri Lefebvriani.

Ma è dal parlamento che si sono mosse le voci autorevoli e più forti per una presa di posizione immediata del Ministro degli interni Angelino Alfano. La senatrice di Genzano del Movimento 5 Stelle, Elena Fattori,  ha chiesto che il ministro riferisca alle Camere sugli episodi di ieri: "Abbiamo depositato un'interrogazione urgente per chiedere l'assunzione di responsabilità da parte di Ministro e Prefetto. Devono essere presi provvedimenti verso chi ha messo a repentaglio serio l'ordine pubblico e offeso la dignità di luoghi che hanno la Resistenza al nazifascismo nel DNA. Dignità calpestata dal Prefetto e da chi gli ha dato autorizzazione a procedere in quel modo". Analoga richiesta è stata presentata a Montecitorio dal deputato di Sel Filiberto Zaratti anche lui parlamentare dei Castelli Romani.

Intanto oggi è stata una giornata di impegni ufficiali per il sindaco di Albano Nicola Marini che è stato invitato dal Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma alla cerimonia in ricordo della deportazione degli ebrei romani, nel 70° anniversario. Un invito giunto dopo gli eventi succedutesi con la scelta di celebrare le esequie di Priebke nei Castelli Romani.

Mentre Albano già pensa a una celebrazione ufficiale in ricordo delle vittime delle Fosse Ardeatine il sindaco ha voluto ringraziare tutti i suoi concittadini che con lui ieri hanno ribadito i valori della democrazia: "Albano ha riconfermato la propria cultura e la propria memoria storica, ribadendo quei valori propri dell'antifascismo dimostrati ampiamente durante la lotta di Liberazione. Ringrazio tutti i cittadini che sono stati con noi a presidiare l'istituto fino ad ora, determinando le condizioni perchè il feretro di Priebke se ne tornasse a Roma quasi scappando senza che si sia celebrato il rito funebre. Ci sarà il tempo per fare riflessioni più approfondite, anche di carattere istituzionale, ma per il momento ringrazio tutti coloro che insieme all'Amministrazione hanno riaffermato lo spirito anfifascista della nostra città".

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