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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Albano: richiesto un nuovo studio epidemiologico per la zona della discarica

I sindaci dei paesi che sversano nella discarica di Roncigliano continuano la battaglia tecnico-legale contro la costruzione dell'inceneritore e chiedeno all'Asl di realizzare un nuovo studio epidemiologico

L'azione dei sindaci dei Castelli Romani per scongiurare la costruzione dell'inceneritore di Albano si fa sempre più pressante e si è decisa nell'ultima conferenza dei sindaci i di bacino che sversano nella discarica di Roncigliano una linea unica di intervento per la salvaguardia dell’intera area di Roncigliano.



Come prima azione si effettuerà la caratterizzazione idrogeologica del sito e la sua eventuale bonifica. Decisione che i Comuni hanno preso a tutela della propria cittadinanza, nonostante la competenza di tale atto spetterebbe alla Regione Lazio in quanto la falda interessa almeno cinque Comuni.

"Abbiamo ragione di ritenere - afferma il sindaco Nicola Marini - che i dati che emergono dalle analisi dell’ARPA Lazio relativamente allo stato di salute della falda siano assolutamente preoccupanti. Pertanto abbiamo proposto alla conferenza dei sindaci la caratterizzazione idrogeologica dell’area, passaggio fondamentale questo per capire esattamente quello che sta succedendo al di sotto della discarica. E su questa linea abbiamo trovato l’unanime appoggio delle amministrazioni presenti".

Associate alle azioni di carattere squisitamente tecnico, come la caratterizzazione idrogeologica, è necessario ed indispensabile conoscere lo stato dell’area circostante la discarica in termini epidemiologici. Per questo, si è decisa la stesura di un documento per richiedere alla ASL l’aggiornamento dello studio epidemiologico dell’area, con lo scopo di evidenziare eventuali situazioni anomale a salvaguardia della salute dei cittadini e in linea con la recente decisione da parte della Asl di posizionare una “nasometro” vicino alla discarica, cioè uno strumento che rileva l’eventuale inquinamento ambientale. Sul fronte legale sebbene i tecnici sconsigliano la possibilità di un ricorso agli organi di giustizia europea si sta valutando se tentare o meno questa strada puntando tutto sall'assenza dalla valutazione ambientale strategica, non rilasciata nell'iter autorizzativo del termovalorizzatore
 

 

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