L'ostinazione del Comitato No Inc nel contrastare la costruzione dell'inceneritore di Roncigliano qualche dubbio sulla gestione della discarica albanense lo aveva lanciato già tre anni fa: c'era qualcosa che non andava nelle fatturazioni del Comune di Albano per il pagamento del conferimento in discarica dei rifiuti e lo aveva annunciato a radio e giornali. Quei dubbi e quei sospetti potrebbero trovare forse conferma con l'inchiesta che ha visto oggi arrestare il magnate dei rifiuti del Lazio, Manlio Cerroni.

Il sindaco di Albano Nicola Marini che ha appreso dalla stampa degli sviluppi giudiziari che vedono coinvolti gli impianti di trattamento dei rifiuti di Roncigliano sta valutando di costituire il Comune parte lesa.

"Seguiamo con attenzione l’evolversi delle indagini che in queste ore stanno riguardando la gestione dei rifiuti nel Lazio- scrive il sindaco Marini in una nota di stampa - Da quanto apprendiamo dagli organi di stampa, sembrerebbe che le accuse siano molto gravi e che riguarderebbero anche la discarica presente nel nostro territorio".

Secondo il sindaco Marini il caso del traffico di rifiuti nel Lazio deve essere occasione per implementare la raccolta differenziata: "Nel caso in cui venisse confermato l’impianto accusatorio, valuteremo con attenzione se sussistono i presupposti per costituirci come parte lesa. Nell’esprimere piena fiducia nell’operato degli organi inquirenti, speriamo che questa indagine induca ad una sempre più attenta e trasparente gestione dei rifiuti nel Lazio, che vada con convinzione verso il sistema di raccolta differenziata, rinunciando definitivamente alla politica del passato basata su discariche e inceneritori". .