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Sabato, 20 Aprile 2024
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Albano: il liceo Foscolo è occupato e gli studenti puliscono la scuola

La protesta nasce come in tante scuole dei Castelli Romani per contestare il disegno di legge Aprea, ma diventa anche occasione per pulire la scuola e tirarla a lucido

Lo storico liceo di Albano Ugo Foscolo è da alcuni giorni occupato come tante scuole nei Castelli Romani, dall'istituto tecnico Garrone di Albano, al Cicerone di Frascati, il Touschek di Grottaferrata e il Pertini e il Vailati di Genzano solo per citare alcune scuole in cui gli studenti stanno protestando contro la discussione del disegno di legge 953, conosciuto alle cronache giornalistiche, come DDL ex Aprea.

Una riforma della scuola, che ricalca quella Gelmini dell'Università, e apre le porte ai privati e alle imprese negli organi di rappresentanza e collegiali di istituto e di riflesso diminuisce sensibilmente la rappresentanza studentesca. Un proposta di riforma che suona ai molti come una privatizzazione di fatto di uno dei più grandi patrimonio italiani, che è quello della scuola pubblica.

"Abbiamo deciso di occupare perché siamo contro la privatizzazione della scuola - ci dice uno studente dai cancelli della scuola - Siamo più di 150 istituti tra Roma e Provincia protestare. Qui al Foscolo la protesta è portata avanti da 500 studenti".

Nei giorni precedenti all'occupazione gli studenti più attivi hanno cercato di sensibilizzare i loro colleghi sui contenuti del disegno di Legge Aprea per far sì che si portasse avanti un'occupazione consapevole e coscienziosa.

Occupazione del Liceo Foscolo: pulizia della scuola (Foto da Facebook)

Proprio per far conoscere a tutti i motivi della protesta gli studenti hanno organizzato un volantinaggio per far conoscere a tutti il perché dell'occupazione: "Vogliamo spiegare alla città le motivazioni della protesta e lo faremo con i volantini che distribuiremo alla cittadinanza", spiega una studentessa.

L'occupazione per gli studenti del Liceo Foscolo oltre ad avere delle basi di protesta politica è stata anche occasione per mostrarsi coscienziosi e dare un buon esempio di cittadinanza attiva: nel primo giorno di protesta gli studenti hanno tirato a lucido la scuola, pulito la palestra i vetri delle finestre e sistemato il giardino esterno della scuola veramente mal ridotto. Oltre a protestare hanno anche lavorato per l'ambiente dove trascorrono gran parte della giornata. Da segnalare i buoni propositi della forma di protesta per cui non vengono utilizzate in nessun modo le strutture della scuola come i laboratori o le aule, per evitare possibili danni.

L'occupazione dovrebbe terminare nella giornata di lunedì anche se vi è un monitoraggio costante dei lavori del Senato che dovrà discutere in settimana il DDL dandone eventualmente la definitiva approvazione. In programma vi è anche una fiaccolata con i docenti come forma di protesta generale.

 

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