rotate-mobile
Albano Albano Laziale / Via Roncigliano

I sindaci dei Castelli Romani scrivono a Zingaretti: "Non rinnovi l'autorizzazione per l'inceneritore"

"La Regione non conceda la proroga dell'AIA (Autorizzazione integrata ambientale) e scongiuri definitivamente la costruzione dell'impianto": questo l'appello dei sindaci dei Castelli Romani per scongiurare l'inceneritore di Roncigliano incluso in un decreto del governo

Torna il rischio della costruzione dell'incenritore di Albano nella zona di Roncigliano. Questa volta il pericolo arriva dal Governo e da uno dei decreti attuativi del cosiddetto "Sblocca Italia" in cui si inserisce l'impianto albanense nell'elenco di quelli autorizzati e non ancora in esercizio, da affiancare a quelli già esistenti a Malagrotta e San Vittore e di cui ne discuterà il Consiglio dei Ministri del prossimo 9 settembre per poi acquisire il parere della Conferenza Stato-Regioni.

Per fermare la costruzione dell'impianto la palla passa in mano al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all'assessore ai rifiuti Michele Civita: l'autorizzazione integrata ambientale per l'inceneritore di Roncigliano firmata nell'agosto del 2009 e poi prorogata nel gennaio del 2013, scadrà il prossimo 22 novembre e la Regione Lazio dovrà decidere se accordare o meno l’autorizzazione.

Per questo tutti i sindaci dei Castelli Romani che sversano i propri rifiuti nella discarica di Roncigliano vale a dire i comuni di Albano, Genzano, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi e Rocca di Papa hanno scritto congiuntamente al Presidente Zingaretti: "Crediamo sia ancora possibile fermare la costruzione di questo impianto - scrivono i sindaci - Un impianto per nulla strategico  visti i risultati che la raccolta differenziata sta portando su gran parte del territorio dei Castelli Romani".

"Un impianto che produce energia tutt’altro che 'verde' e che utilizzerà oltre al combustibile ottenuto da materiali riciclabili come plastica, carta, legno, fibre tessili, anche delle tipologie di rifiuti speciali combustibili, come ad esempio rifiuti pericolosi di provenienza ospedaliera; un impianto inquinante ad alta emissione di diossine e furani, sostanze considerate molto pericolose per la salute e per l’ambiente, in un sito, Roncigliano, già altamente compromesso, come confermato dagli accertamenti effettuati nel corso degli anni da Arpa e dagli studi epidemiologici di Eras Lazio”.

“Siamo quindi a chiedere – chiosano i sindaci – di non concedere la proroga dell’AIA e scongiurare definitivamente la costruzione di un impianto dai discutibili benefici, sia ambientali che economici, investendo invece sulla raccolta differenziata, sul riciclo, il riuso e sulla minor produzione di rifiuti, politiche ambientali di gran lunga più salutari della combustione”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I sindaci dei Castelli Romani scrivono a Zingaretti: "Non rinnovi l'autorizzazione per l'inceneritore"

RomaToday è in caricamento