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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Albano: società Albafor, la procura avanza l'istanza di fallimento

Questo provvedimento arriva all’interno del complesso percorso che l’azienda sta portando avanti per uscire dalle problematiche economico finanziarie

Sembra arrivare al capolinea la crisi aziendale dell'ex società muncipalizzata del comune di Albano, Albafor: la Procura della Repubblica di Velletri ha avanzato istanza di fallimento della società. Un provvedimento arriva all’interno del complesso percorso che l’azienda ha portato avanti per uscire dalle problematiche economico finanziarie.

Il 3 agosto 2015, l’azienda aveva presentato domanda di concordato al Tribunale di Velletri, al fine di raggiungere un accordo di ristrutturazione del debito con i creditori. E’ stato ottenuto l’accordo della quasi totalità dei creditori, ma la società ha ritirato la richiesta di concordato, non avendo la certezza di rispettare la tempistica prevista dalla procedura.

La notizia dell’istanza di fallimento è stata comunicata dal liquidatore Massimo Bareato ai dipendenti nel corso di un’assemblea tenutasi, venerdì 19 febbraio. Durante l’assemblea è stata chiaramente espressa la volontà di ricercare ogni possibile soluzione tecnico – economico - giuridica per scongiurare il fallimento.

In ogni caso, sarà garantita l’attività formativa e didattica di Formalba, società che ha rilevato da Albafor la gestione di tutti i corsi che danno quotidianamente risposta a circa 1.000 ragazzi iscritti all’obbligo formativo garantito dal lavoro dei 145 dipendenti.

Intanto in Regione il gruppo di opposizione Fratelli D'Italia con il consigliere Giancarlo Righini ha chiesto un'audizione del commissario di liquidatore dell'Albafor, ora denominata Formalba, insieme al direttore del personale e delle rappresentanze sindacali.

“Non si è voluto evitare il fallimento della vecchia Albafor – ha dichiarato il consigliere comunale di opposizione Marco Silvestroni – e sono 5 anni che tentiamo di salvare i lavoratori. Era il dicembre del 2011, e da oltre un anno e mezzo il Comune di Albano era governato dalle sinistre, quando scrissi  al Ministro dell’Interno tramite un’interrogazione parlamentare, per fare in modo che qualcuno prendesse in mano la situazione economica e gestionale della società Albafor. Successivamente, nel totale immobilismo dell’Amministrazione, abbiamo convocato 4 consigli comunali grazie alle firme di 5 consiglieri di opposizione, e abbiamo presentato mozioni e interrogazioni che sono agli atti, con lo scopo di scongiurare il fallimento dell’Albafor e salvare i lavoratori. Decisioni come quella presa venerdì, di dichiarare il fallimento di una società a capitale pubblico al  100%, sarebbero dovute  passare  prima  in consiglio comunale, mentre ancora una volta siamo stati costretti ad apprendere a mezzo stampa ciò che sarebbe dovuto essere discusso democraticamente in consiglio comunale".

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