rotate-mobile
Albano Albano Laziale / Piazza Antonio Gramsci

Albano non solo una città a vocazione pomeridiana, parola di ristoratore

In occasione della presentazione dei vini de La Tognazza presso l'enoteca Iovino di Albano abbiamo parlato con i due gestori delle potenzialità di Albano per la vita serale

Si dice solitamente che Albano sia da un lato la più grande vetrina commerciale dei Castelli Romani e che sia di fatto a vocazione pomeridiana. Infatti la città di Albano offre tutta una serie di attività commerciali nel settore dell'abbigliamento non tanto diversa dai grandi centri commerciali romani, ma dopo il tramonto le vie del centro si spengono e sono poco frequentate.

Albano sembra quindi non essere una città per la movida e le uscite serali. Forse perché manca l'offerta, ma se si propongono eventi e si punta sull'enogastronomia, si può avere una risposta positiva dalla clientela, parola di chi ha deciso di investire in questo settore.

Lo scorso giovedì 21 gennaio, in occasione della presentazione dei vini de La Tognazza di Velletri presso l'enoteca Iovino di Albano abbiamo parlato con i due gestori del locale, Claudio e Francesca, sulla decisione di gestire un'attività legata al settore enogastronomico ad Albano e su come avvicinare il pubblico agli eventi serali che vengono proposti. 

"Questa enoteca esiste da 18 anni, noi siamo qui da 2 anni - ci racconta Francesca - di giorno siamo un negozio di vino e prodotti enogastronomici, ma la sera ci trasformiamo in un punto di ritrovo per aperitivi e degustazioni e devo dire che c'è una risposta alta della nostra clientela"

"E' vero che la proposta enogastronomica di Albano non è così diffusa come quella del settore dell'abbigliamento, ma si cerca di avvicinare il pubblico nel nostro caso creando eventi culturali con degustazioni e corsi, raccontando la storia magari del vino che serviamo, della vigna che lo produce, delle tecniche produttive"  

"Noi cerchiamo di lavorare e puntare sui prodotti di eccellenza del territorio, che spesso sono sconosciuti - ci spiega Claudio -  per esempio nel Lazio c'è un formaggio Dop, il Morolo, prodotto nel frosinate che è famosissimo all'estero, ma qui poco venduto. Sul territorio dei Castelli Romani andiamo a trovare le punte di eccellenza di molte aziende e possono esserne un esempio i vini de La Tognazza o delle cantine di Marco Carpineti e di Piana dei Castelli e cerchiamo di valorizzarle raccontando la loro storia e produzione al cliente".

"Sul mondo del vino dei Castelli romani c'è un pregiudizio storico, perché per anni la produzione non ha badato alla qualità, puntando alla quantità. Da alcuni anni la tendenza si è invertita. A Frascati molte cantine collaborano con le università per la ricerca su vitigni ormai dimenticati perché le nostre tradizioni vanno mantenute".
 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Albano non solo una città a vocazione pomeridiana, parola di ristoratore

RomaToday è in caricamento