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Albano: occhi bendati e mani legate, Amnesty International chiede verità su Giulio Regeni

Vestiti di nero, bendati, mani dietro la schiena e striscioni gialli per chiedere verità sulla morte del ricercatore Giulio Regeni e dire stop alla tortura: si è svolto sabato pomeriggio il flash mob di Amnesty international

Occhi bendati, abiti neri, mani dietro la schiena e striscioni gialli: decine di persone sono così comparse sabato pomeriggio 28 magigo a Piazza San Pietro ad Albano nel flash mob organizzato da Amnesty International,  organizzazione non governativa già Premio Nobel per la Pace,per celebrare i 55 anni di attività in difesa dei diritti umani e contro ogni forma di tortura, quella che ha portuta alla morte in Egitto del ricercatore italiano Giulio Regeni.

Il flash mob tenutesi ad Albano è stato replicato dopo quello tenutosi lo scorso aprile a Milano, all’interno del quale è stato lanciato un forte appello affinché venga fatta piena luce sulla vicenda di Giulio Regeni. "Verita per Giulio Regeni" era, infatti, la scritta che campeggiava sullo striscione principale durante l'azione dimostratriva.

Subito dopo il flash mob, presso Palazzo Savelli si è tenuto un convegno tematiche sulla campagna di Amnesty International contro la tortura e le sparizioni forzate a cui hanno preso parte i dirigenti nazionali di Amnesty International.

Flash mob Verità per Giulio Regeni Amnesty International - Albano Laziale 28 maggio 2016

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