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Albano: dopo il caso-Priebke il silenzio con una fiaccolata

Si è svolta ieri sera nel silenzio dopo il clamore dei giorni scorsi una fiaccolata ad Albano per ricordare Marco Moscati ucciso nello sterminio delle Fosse Ardeatine

Dopo il clamore, il silenzio: così Albano e i suoi cittadini hanno voluto tornare alla normalità dopo un inizio di settimana turbolento con l'imposizione di celebrare i funerali dell'ufficiale delle SS Erich Priebke, fautore dello sterminio delle Fosse Ardeatine.

La normalità del silenzio con tante candele di una fiaccolata spontanea che ha percorso il territorio comunale dalla sede del palazzo comunali fino a Largo Marco Moscati, martire di quell'eccidio nazista.

Un Ennio Moriggi, presidente della locale sezione dell'ANPI, l'associazione nazionale Partigiani italiani, estremamente commosso ieri nel suo lungo discorso ai cittadini e provato dopo il malore che lo ha colto durante la barricata contro il funerale, che ha ricordato i tanti partigiani dei Castelli Romani, ha chiesto da parte delle autorità statali una presa di responsabilità sugli accaduti durante il presunto svolgimento dei funerali di Priebke: "Non siamo cosa sia accaduto in quella chiesa, se i funerali siano stati effettivamente svolti come dichiarato alla stampa e se il corpo sia effettivamente trasportato a Pratica di Mare".

"C'è chi ha annunciato per il trigesimo della morte del boia una manifestazione di neo-nazisti qui ad Albano, noi scenderemo di nuovo in piazza per difendere la nostra democrazia", ha chiosato Moriggi dopo gli annunci di raduni di estrema-destra.

Il sindaco Nicola Marini, che ha ricevuto attestati di stima per la resistenza della città di Albano e per l'abnegazione mostrata dai suoi cittadini fino a tarda notte: "Siamo diventati un simbolo, tutti insieme, contro tutti. Un popolo, una nazione e una città che non rispetta la propria memoria non ha futuro. Noi abbiamo avuto rispetto della nostra memoria e dei nostri valori. La città di Albano a livello internazionale è diventata un simbolo della lotta antifascista".

Intanto ancora è mistero sul destino del corpo dell'ufficiale delle SS, su cui le versioni e le agenzie di stampa si succedono di ora in ora. La vicenda dei funerali di Priebke è stata gestita in maniera plateale fin dall'inizio, quando forse in questo bastava il silenzio dell'oblio. Qualcuno si ricorda forse che un altro gerarca nazista delle SS camerata di Priebke, Karl Hass, ha soggiornato nei Castelli Romani a Castel Gandolfo con non poca indignazione da parte dell'allora amministrazione comunale e ivi vi ha poi trovato la morte e la sepoltura, senza clamori, nell'oblio che meritava.

Albano: fiaccolata ricordo Fosse Ardeatine

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