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Il sindaco Marini: "Albano ha vinto contro la prevaricazione di Roma"

Il sindaco di Albano Nicola Marini accoglie con soddisfazione la sentenza del Tar Lazio che ha bloccato il decreto Clini

La storia degli Orazi e Curiazi sembra ripetersi, ma questa volta a parti inverse: non sono gli Albani a piegarsi sotto il dominio dei Romani, ma la Provincia per una volta riesce a difendere il proprio territorio. I rifiuti che Roma Capitale non riesce a smaltire dovranno trovare altre strade e di certo non arriveranno nella discarica di Albano.

Oggi il Tar Lazio ha deciso di sospendere il Decreto Clini che individuava i quattro impianti del Lazio per lo sversamento dei rifiuti romani, sul merito del ricorso i giudici amministrativi si esprimeranno invece il prossimo 10 giugno.

Soddisfatto il sindaco Nicola Marini che insieme ai colleghi della Ciociaria aveva presentato il ricorso al Tar la scorsa settimana: "Il nostro ricorso di sospensiva è stato accolto. Le nostre ragioni, la forte volontà dell’amministrazione di opporsi a decisioni calate dall’alto, il sostegno degli altri sindaci, dei cittadini e delle associazioni del territorio, hanno avuto la meglio sulle logiche emergenziali e sulla politica di prevaricazione portata avanti dagli organi di Governo solo per risolvere i problemi della Città di Roma".

Il primo cittadino commenta anche le indebite pressioni che il Ministro dell'Ambiente aveva cercato di lanciare ai giudici attraverso dichiarazioni shock: "La nostra fiducia nell’imparzialità e nella capacità di valutazione del Tar  è stata ben riposta, nonostante le chiare e pesanti ingerenze da parte del Ministro Clini lette sui giornali. Le nostre motivazioni e le nostre ragioni non potevano non essere prese in considerazione. Ringrazio i nostri legali per l’eccellente lavoro svolto, lavoro che hanno voluto condividere con i loro colleghi della Provincia di Frosinone e della Saf per fare in modo che anche il loro ricorso fosse accolto".

La Provincia continuerà a difendere i propri territori e Albano avvierà la raccolta differenziata il cui regolamento è stato approvato proprio alcuni giorni fa: "La forza della ragione e del diritto ha vinto. Non è sostenibile che i problemi di Roma Capitale vengano scaricati sui territori della Provincia e della Regione Lazio, quando l’amministrazione romana ha avuto cinque anni di tempo per definire una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti. Noi continueremo a difendere il nostro territorio e ad opporci in ogni modo lecito anche alla rinnovata ipotesi di costruzione dell’inceneritore a Roncigliano. A rafforzare questa volontà, proprio in questi giorni abbiamo approvato in Consiglio comunale l’avvio della raccolta differenziata porta a porta". 

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