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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Albano: il bike-sharing, un servizio che procede a singhiozzo

Il personale è volontario ed essendo le stazioni tutte all'aperto e con servizio meccanico si lavora solamente con la bella stagione: ecco perché nei mesi invernali le biciclette non si vedono. Da Legambiene arriva la proposta per il bike sharing diffuso

Alla fine del mese di novembre l’amministrazione comunale di Velletri ha tagliato il nastro delle postazioni di bike-sharing in città a Piazza Garibaldi e a San Martino con un totale di 16 stalli e 12 biciclette elettriche a pedalata assistita che potranno essere utilizzate tutti i giorni dal mattino fino a tardo pomeriggio. Il bike-sharing, però, nei Castelli Romani non è una novità perché pioniere in questa nuova forma di mobilità sostenibile è stato il comune di Albano che ha inaugurato le sue stazioni ciclabili quasi due anni fa.

In questi ultimi mesi, però, molti cittadini hanno visto gli stalli per le biciclette sempre vuoti. Come mai? Abbiamo cercato di fare chiarezza sul servizio di noleggio delle biciclette di Albano gestito da Legambiente.

“Il servizio è attivo da 24 mesi e ha avuto un buon numero di adesioni – spiega Carlo Sargentoni promotore del progetto di bike-sharing ad Albano e responsabile mobilità sostenibile di Legambiente dei Castelli Romani – però non possiamo non rimarcare  i limiti del servizio: prima di tutto il sistema meccanico del noleggio che richiede del personale in loco che materialmente consegni le biciclette. Il personale è del tutto volontario e messo a disposizione da Legambiente per questo  è possibile attivare il servizio solo in primavera e in estate con le belle giornate. Inoltre le biciclette sono solamente 16 su tutto il territorio comunale con una popolazione di trentamila abitanti”.

Ecco perché in questi mesi invernali le biciclette non si vedono negli appositi stalli. “Per dare slancio al servizio – conclude Sargentoni – come Legambiente proporremmo il modello tedesco con il bike-sharing diffuso dove saranno gli esercizi commerciali come bar, alberghi e ristoranti in accordo con l’amministrazione comunale e Legambiente a fungere da stazioni di noleggio in modo da avere biciclette diffuse su tutto il territorio. Basti un esempio: se abito a Villa Ferrajoli e devo andare alla posta non mi conviene prendere la bicicletta a Piazza Mazzini”.

Dall’amministrazione comunale fanno sapere che a breve verrà emanato un nuovo bando per la riorganizzazione del servizio di bike-sharing  che in questi mesi ha mostrato i suoi limiti organizzativi e gestionali.

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