Albano: il Comitato No Inc si costituisce parte civile nel processo contro Manlio Cerroni

Il Comitato No in di Albano che da ormai 7 anni si oppone alla costruzione dell'inceneritore di Roncigliano sarà parte civile nel processo contro Manlio Cerroni, magnate dei rifiuti del Lazio e coinvolto nell'inchiesta sugli illeciti nella gestione di discariche e siti di stoccaggio. Nell'udienza del processo che si è tenuta lo scorso lunedì sono state annunciate le costituzioni di parte civile ammesse che seguiranno i lavori giudiziari.

Ammessi come parti civili gli otto Comuni dei Castelli Romani che hanno chiesto la costituzione in giudizio e che sversano i loro rifiuti nella discarica di Roncigliano, stiamo parlando dei comuni di Ariccia, Genzano, Lanuvio, Rocca di Papa, Nemi, Albano, Castel Gandolfo e Pomezia, mentre Ardea e Marino hanno deciso di non unirsi al procedimento. Accettati anche le richieste del Ministero dell'Ambiente, della Regione Lazio, del Comune di Roma, del WWF, diLegambiente Lazio, Ama e della società Rida Ambiente.

Escluse invece alcune associazioni locali  e nazionali come “Codici” e i residenti di Malagrotta, Valle Galeria, Fiumicino e Borgo Montello e addirittura la Provincia di Roma. Sono state invece accolte come detto la costituzione di parte civile del comitato No Inc di Albano con i due presidenti Paolo Cappabianca ed Amadio Malizia insieme ai 30 residenti della zona di Roncigliano che hanno presenziato in queste settimane alle udienze del processo in maniera pacifica in rappresentanza di tutti coloro che in questi 7 anni hanno combattuto per avere un ciclo dei rifiuti più virtuoso.  La prossima udienza del processo a carico di Manlio Cerroni e di altri 6 imputati (tra cui spiccano tutti i dirigenti della discarica di Roncigliano) si terrà il prossimo 18 luglio.