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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'inceneritore di Albano, il Ministro Clini e la Thermoselect

Da quando il governo Monti si è insediato subito i giornali di inchiesta come il fatto quotidiano avevano notato che tra il binomio Clini-ministero dell'ambiente c'era qualcosa che strideva in modo particolare sul tema inceneritori

Quando il Presidente del consiglio Mario Monti aveva nominato il suo Governo i giornali di inchieste come Il Fatto Quotidiano e le associazioni ambientaliste avevano subito fatto notare che tra il binomio Corrado Clini-ministero dell'ambiente c'era qualcosa di stridente, tra cui il tema degli inceneritori oggi tanto a cuore alla popolazione di Albano.

Nel 1996 il ministro Clini venne indagato niente di meno che per l'inquinimento causato da un inceneritore basato sulla tecnologia Thermoselect  nel Comune di Verbania. La posizione del Ministro Clini accusato di abuso d'ufficio venne poi archiviata. L'inceneritore di Verbania all'epoca della sua costruzione nel 1992 era un impianto all'avanguardia, ma fu presto oggetto di denunce per il possibile inquinamento da cianuri del fiume Stronetta tanto che nel 1999 l'impianto venne chiuso e successivamento demolito e l'area sottoposta a bonifica.

In questi giorni un aspetto sul futuro impianto di Albano ritorna in risalto: sarà costruito proprio con una tecnologia basata su un brevetto Thermoselect. Purtroppo non solo l'inceneritore di Verbania l'unico in Italia a basarsi su questo sistema di incenerimento è stato chiuso, ma ha smesso di funzionare anche uno degli inceneritori più grandi del mondo quello di Karlsruhe, chiuso nel 2004 per i numerosi difetti di funzionamento e le perdite economiche nella gestione dell'impianto. Ricordiamo che anche il nefasto impianto di Malagrotta si basava su una tecnologia derivata dalla Thermoselect e sono noti i problemi di funzionamento e il sequestro giudiziario.

Per tornare al ministro Clini lui ha sempre visto di buon occhio gli inceneritori e considerate addirittura sterili le polemiche sui possibili danni all'ambiente e alla salute. In un'intervista del 2008 rilasciato ad Agi Energia dichiarava: "Queste polemiche sulla mancanza di sicurezza ambientale degli impianti di termovalorizzazione non hanno alcun fondamento. È un pregiudizio, non è una contestazione di merito".

Corrado Clini disegnava un'Italia piena di inceneritori in tutte le Regioni: "In Campania ne servono, così come in Sicilia, in Puglia, nel Lazio, in Liguria: per essere chiari, dove non ci sono servono". E da quando è diventato Ministro la cosa sembra concretizzarsi: per lui si deve puntare tutti sugli inceneritori, così come ad Albano anche a Napoli dove in questi giorni si assiste a un braccio di ferro con il sindaco De Magistris.

In fondo Clini lo ha dichiarato a Bruno Vespa sulle poltrone bianche di Porta a Porta: lui non avrebbe nessun problema a vivere vicino a un inceneritore.  Intanto l'associazione Differenzia-ti che da sempre lotta contro la costruzione dell'inceneritore di Albano sul web ha posto in questi giorni un interrogativo: "Nessuno indaga? Indovinate un po’ quale tecnologia utilizzerà l’inceneritore dei Castelli Romani? Thermoselect! Clini indagato in passato per via delle emissioni di un inceneritore Thermoselect è venuto a Roma per condannare i Castelli Romani ad una morte certa, questo per mano di un inceneritore Thermoselect",

 

 

 

 

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