Ritardi delle poste: la situazione dei Castelli Romani simile a quella di tutta Italia
Si è tenuta la scorsa settimana ad Albano l'assemblea pubblica del Cobas Poste che ha messo in evidenza come i tagli al personale, la tendenza verso i servizi bancari fanno sì che la consegna della posta sia sempre problematica
Per il 2012 Poste italiane Spa ha deciso di tagliare 12mila posti di lavoro nel settore del recapito e nella logistica e di chiudere oltre 1200 uffici postali considerati minori e la riduzione degli orari di apertura per i restanti: di questo e dei numerosi problemi che affliggono il servizio postale nei Castelli Romani e non solo si è parlato nell'assemblea pubblica che il Cobas poste ha tenuto la scorsa settimana ad Albano presso la palazzina Vespignani.
Al centro del dibattito i continui ritardi della corrispondenza e le file agli sportelli che coinvolgono anche tanti comuni dei Castelli Romani, da Albano a Genzano a Grottaferrata, una situazione che purtroppo è comune a tutta Italia e che rientra in un piano più ampio che vede la scorporazione del servizio di recapito da quello dei servizi bancari del Bancoposta. Il servizio postale in senso stretto verrà appaltato a livello territoriale con logiche territoriale e non da servizio pubblico.
Fabio Troiani delegato Cobas Poste per i Castelli Romani descrive così la motivazione dei disservizi nel recapito postale: "Non si assume. Non c'è una copertura di personale sul territorio e mancano così gli operatori per le sostituzioni del postino che si ammala, che va in ferie per esempio e la zona di competenza non rimane servita. Il famoso personale trimestrale, quei ragazzi che si vedono persi nelle strade con il motorino, è personale assunto per coprire eventuali assenze programmate che le poste sanno già in anticipo. Il personale assunto anche a tempo determinato non è però sufficiente. Questo è dimostrato dal fatto che molti cittadini rimangono per settimane senza ricevere corrispondenza. E' una situazione che sta accadendo in tutta Italia"