Albano: medaglia d'argento al valor civile
Nel 1944 la cittadina di Albano venne bombardata dagli alleati e morirono oltre duecento sfollati nel collegio di Propaganda Fide. Nella ricorrenza del 10 febbraio il Presidente della Repubblica e il Ministro degli interni hanno insignito la cittadina castellana della medaglia d'argento al valor civile
Francesca Ragno
12 febbraio 2010 16:03
Il 10 febbraio la cittadina di Albano Laziale ricorda ogni anno il bombardamento che nel 1944 colpì il collegio di Propaganda Fide dove morirono oltre duecento civili.
La ricorrenza di quest’anno coincide anche con l’arrivo di un importante riconoscimento conferito su richiesta del Comune di Albano dal Presidente della Repubblica e dal Ministro dell’Interno: la medaglia d’argento al merito civile.
La motivazione, sottoscritta da Roberto Maroni, recita così: “Albano, centro strategicamente importante situato nelle vicinanze di Roma, fu sottoposto a violentissimi e devastanti bombardamenti e a efferate azioni di guerra da parte degli opposti schieramenti che provocarono centinaia di vittime e di feriti, in particolare tra gli sfollati ospitati nel collegio di Propaganda fide, nonché ingenti danni al patrimonio edilizio. La popolazione offrì una ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà, prodigandosi nel recupero dei morti e nel soccorso dei feriti. Splendido esempio dei più elevati sentimenti di solidarietà umana e di elette virtù civiche”.
Il sindaco, Marco Mattei, ha pubblicamente ornato il gonfalone della Città con la medaglia e accanto a sé ha voluto Giorgio Badiali, un sopravvissuto di Propaganda Fide. Il sindaco ha sottolineato che da sempre c'è stato “il desiderio di veder riconosciuto e onorato il sacrificio di tanti concittadini, questo assurdo tributo di sangue. Albano ha voluto questo riconoscimento, ha chiesto a gran voce qualcosa che per tanti anni è mancato”.
“A chi ha vissuto questi momenti sconvolgenti come quelli della seconda guerra mondiale - ha concluso il sindaco – chiedo soltanto una cosa: di trasmettere ai giovani la loro conoscenza, perché le nuove generazioni dovranno cercare attraverso la memoria di portare la pace”.
La ricorrenza di quest’anno coincide anche con l’arrivo di un importante riconoscimento conferito su richiesta del Comune di Albano dal Presidente della Repubblica e dal Ministro dell’Interno: la medaglia d’argento al merito civile.
La motivazione, sottoscritta da Roberto Maroni, recita così: “Albano, centro strategicamente importante situato nelle vicinanze di Roma, fu sottoposto a violentissimi e devastanti bombardamenti e a efferate azioni di guerra da parte degli opposti schieramenti che provocarono centinaia di vittime e di feriti, in particolare tra gli sfollati ospitati nel collegio di Propaganda fide, nonché ingenti danni al patrimonio edilizio. La popolazione offrì una ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà, prodigandosi nel recupero dei morti e nel soccorso dei feriti. Splendido esempio dei più elevati sentimenti di solidarietà umana e di elette virtù civiche”.
Il sindaco, Marco Mattei, ha pubblicamente ornato il gonfalone della Città con la medaglia e accanto a sé ha voluto Giorgio Badiali, un sopravvissuto di Propaganda Fide. Il sindaco ha sottolineato che da sempre c'è stato “il desiderio di veder riconosciuto e onorato il sacrificio di tanti concittadini, questo assurdo tributo di sangue. Albano ha voluto questo riconoscimento, ha chiesto a gran voce qualcosa che per tanti anni è mancato”.
“A chi ha vissuto questi momenti sconvolgenti come quelli della seconda guerra mondiale - ha concluso il sindaco – chiedo soltanto una cosa: di trasmettere ai giovani la loro conoscenza, perché le nuove generazioni dovranno cercare attraverso la memoria di portare la pace”.
Francesca Ragno
12 febbraio 2010 16:03
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