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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Albano: l'amministrazione comunale aderisce al corteo contro l’inceneritore

Il 23 ottobre prossimo anche l'amministrazione comunale di Albano aderisce al corteo contro l'inceneritore promosso dal coordinamento NO INC a pochi giorni dalla pronuncia del TAR sui ricorsi prevista per il 27 ottobre

Il 23 ottobre prossimo l'amministrazione comunale di Albano sarà presente al corteo contro l'inceneritore che attraverserà Albano, Ariccia e Genzano. Una scelta ancora una volta di rottura rispetto al modo passato di approcciare la problematica, una scelta che ancora una volta vuole ribadire la contrarietà dell'attuale maggioranza alla costruzione dell'impianto. L'adesione alla manifestazione va oltretutto a sommarsi alla decisione di affiancare l'avvocato del comune impegnato nel ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, con il legale che nello stesso procedimento rappresenta il Wwf (e a cui si sono rivolti anche altri comuni che conferiscono nella discarica di Roncigliano).

"La decisione di aderire come amministrazione al corteo - afferma il sindaco di Nicola Marini - dimostra, lì dove ancora ce ne sia bisogno, che non vogliamo la costruzione dell'inceneritore. E contestualmente invitiamo la cittadinanza ad essere partecipe, a scendere in piazza, a seguire tutta la manifestazione, per far capire che la comunità non vuole un impianto che non serve. Lo abbiamo detto e ribadito più volte: il Cdr prodotto nelle nostre zone non sarà in grado di far funzionare l'inceneritore. Senza considerare il fatto che le condizioni dal 2007, quando è stato dato il via libera alla sua costruzione, sono mutate e quasi tutti i comuni sono partiti con la raccolta differenziata o stanno per partire".

La decisione di affiancamento legale e di partecipazione al corteo sono solamente gli ultimi due tasselli di un percorso che l'amministrazione sta portando avanti dall'atto di insediamento. Il primo passo era stato quello di convocare il 28 maggio scorso una riunione con gli altri nove sindaci dei comuni che conferiscono nella discarica di Roncigliano (Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia e Rocca di Papa). Riunione che aveva portato alla condivisione di una linea comune di intervento, per creare le condizioni politiche per una riapertura delle trattative, e tecniche per una proposta industriale alternativa all'inceneritore.

A poco più di due mesi, precisamente il 3 agosto, era stato convocato un secondo tavolo di discussione in cui tutti i sindaci hanno firmato il documento proposto dall'amministrazione albanense, in cui sostanzialmente si ribadiva la contrarietà alla costruzione dell'impianto e si chiedeva un incontro con la Presidente della Regione Renata Polverini. Richiesta, fino ad oggi, caduta nel vuoto. Lo stesso documento ha portato, nello stesso tempo, anche gli altri comuni ad affiancarsi ad adiuvandum nel ricorso al Tar, così come richiesto da Albano.

Sulla stessa linea le affermazioni dell'assessore all'Ambiente Claudio Fiorani, alle prese con l'avvio della raccolta differenziata per poter dare un elemento fondante al "no" all'inceneritore, e dell'assessore al Bilancio Raffaele Esposito che ha messo in evidenza come la costruzione dell'impianto sia un disastro anche dal punto di vista economico "visto che viene finanziata con soldi a fondi perduto".

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