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Venerdì, 19 Aprile 2024
Albano

Albano: anche il parlamento indaga sulla morte al pronto soccorso

Dopo il decesso dell'uomo cardiopatico morto al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Albano per assenza di posti letto, anche il Parlamento con la commissione d'inchiesta sugli errori sanitari apre un'indagine

La Commissione d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leoluca Orlando, ha deciso di aprire un'inchiesta in relazione al decesso dell'uomo, morto su una barella del pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Albano Laziale senza aver trovato un posto letto, avvenuta durante il fine settimana.

''L'assistenza pubblica non può, non deve essere rimessa al caso né può essere negata da lacune organizzative e la vita non può essere un bene mortificato da sprechi, disattenzioni e inefficienze'', ha detto Orlando in merito alla vicenda.

''Si accertino eventuali responsabilità di sanitari e dirigenti amministrativi e si proceda, con rigore, ad applicare sanzioni, se non vogliamo che inefficienze strutturali e lacune organizzative facciano registrare altri morti che rischiano apparire ed essere veri e propri omicidi'', ha concluso il parlamentare.

Anche il sindaco della città di Albano, Marco Mattei, è intervenuto in merito alla questione: “Sono vicino alla famiglia in questo momento di profondo dolore. In vicende come questa occorre fare chiarezza e se qualcuno ha sbagliato deve assumersi le proprie responsabilità. I medici, gli infermieri e il personale ausiliario di questo pronto soccorso fanno il proprio dovere in condizioni di difficoltà estrema, con passione e abnegazione, come ho potuto constatare sia come cittadino sia come sindaco durante le visite di verifica che ho eseguito”.

"Non si può e non si deve ricercare a tutti i costi il colpevole –ha continuato Marco Mattei- in un gruppo che sta lavorando ai limiti dello stremo, quando dalle notizie che emergono dai giornali non si sono trovati posti letto liberi nella rete ospedaliera di Roma e della provincia nell’arco di quarantotto ore. Tutto ciò dimostra il fallimento della politica sanitaria della Regione Lazio, che in questi anni non è stata capace di razionalizzare il sistema sanitario, creando solo caos e disservizi. A rimetterci sono i cittadini, che assistono impotenti alle conseguenze di scelte inadeguate”.
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