Questa mattina il presidente e il vice presidente del Municipio 18, Daniele Giannini e Giuseppe Consorti, hanno preso parte all’assemblea tenutasi a Villa Betania per aggiornare i dipendenti su quanto emerso dall’incontro tra la Direzione della struttura sanitaria e il commissario Bondi.

Villa Betania è un presidio ospedaliero dell’ospedale Santo Spirito in convenzionamento obbligatorio. La struttura si trova in via Piccolomini (zona Aurelio-Villa Pamphili, Municipio 18). Secondo quanto emerso, i tagli di posti letto annunciati alla direzione sanitaria porterebbero al forte rimaneggiamento di alcuni reparti e alla chiusura di altri.

Alla riunione odierna hanno partecipato e preso la parola: i rappresentanti della proprietà, dei sindacati CGIL, CISL, UGL e UIL, dei dipendenti e dei medici di Villa Betania; e in rappresentanza della politica e del territorio il senatore Stefano De Lillo, il presidente del XVIII Daniele Giannini e la presidente del Municipio 17 Antonella De Giusti.

Il presidente del Municipio 18 Roma Aurelio, Daniele Giannini, dichiara quanto segue: “L’istituzione del Municipio 18 resterà al fianco dei lavoratori e della Direzione di Villa Betania come ha fatto in questi ultimi mesi per salvare l’IDI e il San Carlo di Nancy. La situazione sembra meno grave a Villa Betania ma il taglio indiscriminato di posti letto e la chiusura di interi reparti, priverebbero il territorio del XVIII di ulteriori risorse e servizi. Il risultato per i cittadini sarebbe insomma fortemente negativo, come per la chiusura minacciata per IDI e San Carlo. Le due vicende sono dunque legate e la nostra posizione è identica: è una follia sacrificare i servizi sanitari in nome dei bilanci, e toccare così la carne viva dei cittadini.

I residenti del XVIII non vogliono rinunciare a queste eccellenze della nostra sanità locale che rappresentano un vanto a livello internazionale: chiunque abbia avuto bisogno di queste strutture ne ha constatato e propagandato la professionalità e lo spessore umano. Come rappresentanti del popolo, dunque, non possiamo che difendere i servizi e i lavoratori di Villa Betania.”