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Consigliera lascia il MoVimento, Castagnetta non ci sta: "Non vale, la denunciamo"

La minisindaca non prende bene l'addio con adesione a FdI di Isabel Giorgi. A lei una lettera con carta intestata del municipio: "Ha violato norme statutarie". E ancora: "Mobbing politico? Tutte falsità"

Ricostruzioni "non veritiere" laddove racconta "di aver subito mobbing politico". Ma soprattutto una norma statutaria citata tra virgolette che prevederebbe la comunicazione dell'addio al presidente del Consiglio municipale "con atto formale e dichiarazione di accettazione del capogruppo". La consigliera del XIII Isabel Giorgi ha lasciato i Cinque Stelle scegliendo di approdare tra le file di Fratelli d'Italia. E la minisindaca Giuseppina Castagnetta non sembra averla presa bene. 

Con una lettera protocollata su carta intestata del municipio ha scritto alla consigliera e, per conoscenza, al presidente dell'Aula, al capogruppo e al direttore del parlamentino. Una durissima missiva in cui non solo minaccia azioni legali sconfessando la versione dei fatti riportata alla stampa dalla Giorgi, ma fa riferimento a un regolamento che, a detta della minisindaca, le vieterebbe il passaggio esclusivamente tramite annuncio in conferenza stampa. 

Si legge nella suddetta nota: "Relativamente alla costituzione e al funzionamento dei gruppi consiliari, le problematiche devono essere valutate alla stregua delle specifiche norme statutarie e regolamentari che il municipio XIII osserva e che prevedono che il "consigliere che intenda appartanere a un gruppo diverso, deve darne comunicazione al presidente del Consiglio municipale con atto formale, allegando la dichiarazione di accettazione del capogruppo"

Non è chiaro a quali norme faccia riferimento la presidente. Facendo una ricerca nello Statuto di Roma Capitale non risulta il virgolettato da lei riportato. E il municipio XIII non è dotato di uno specifico regolamento consiliare. Nel vicino XIIesimo, dove la consigliera Francesca Grossetto ha fatto lo stesso cambio di casacca di Giorgi (dai 5 Stelle a Fratelli d'Italia), non è stato osservato il suddetto procedimento. 

L'INTERVISTA A ISABEL GIORGI

Leggiamo ancora: "La mancata comunicazione mediante tale atto formale e soprattutto l'assenza della sopra citata accettazione rende al momento del tutto inefficace la comunicazione stessa". Quindi, per la presidente, il trasferimento non sarebbe avvenuto. "Procederemo ad adire la competente autorità giudiziaria - conclude la lettera - oltre all'adozione dei provvedimenti del caso, funzionali alla tutela dei diritti e interessi del Movimento Cinque Stelle, diffidandola sin d'ora dal continuare nella divulgazione di notizie e fatti del tutto privi di fondamenti e di comportamenti lesivi nei confronti del gruppo". Ricordiamo che la consigliera Giorgi ha motivato il suo addio raccontando di frizioni interne al gruppo e di "mobbing politico" fatto di continue pressioni e ostacoli da parte dei colleghi grillini.

"Stiamo valutando una serie di azioni legali nei confronti della presidente municipale che con queste modalità sembrerebbe fare emergere una forma di intimidazione aggravata dall’uso di mezzi della pubblica amministrazione per fini partitici, ai limiti dell’abuso d’ufficio" commentano i consiglieri regionale e municipale di Fratelli d'Italia, Fabrizio Santori e Marco Giovagnorio. "Contestazioni che faremo giungere all’attenzione della Prefettura e della Corte dei Conti, perché riteniamo incredibile che una figura istituzionale si avvalga di personale e strutture municipali, pagate dai cittadini, per comunicazioni che esulano dalle sue strette competenze. La presidente Castagnetta, infatti, si è avvalsa di carta intestata e uffici del Municipio con tanto di protocollo per rappresentare le sue ridicole accuse di natura politica alla consigliera Giorgi e nella esplicita difesa del simbolo del Movimento 5 Stelle, peraltro scadendo nel bizzarro quando in coda alla lettera sostiene di "presiedere" il gruppo municipale del Movimento".

LA LETTERA INTEGRALE

 
 

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