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Trasformare i negozi dismessi in Museo Garibaldino, la proposta dei residenti di Cavalleggeri

Il quartiere a ridosso del Vaticano non ha spazi di aggregazione culturali e da anni i cittadini chiedono delle alternative

Tanta storia e bellezze culturali, nessuno spazio in cui celebrarle a Porta Cavalleggeri. Il quartiere, a pochi metri dal Vaticano, manca di spazi di aggregazione e centri culturali, per questo il Laboratorio di Quartiere San Pietro – Cavalleggeri, comitato cittadino del Municipio XIII, propone di riqualificare gli spazi già esistenti e dedicarli al patrimonio storico-culturale di un delle aree più antiche di Roma.

Al centro di questo progetto, 2 negozi dismessi in via Paolo II, un ex carrozziere e un fabbro, attività che hanno chiuso i battenti ormai da anni e al centro di una progetto di riqualificazione mai avviato, frutto di una convenzione tra Roma Capitale e una società privata nel 1999.

Il Laboratorio di Quartiere San Pietro – Cavalleggeri chiede ora la collaborazione del Municipio, per restituire gli spazi alla cittadinanza con una nuova veste. “Abbiamo avanzato questa proposta già anni fa alla Giunta Marino e Raggi senza ricevere alcuna risposta – racconta Giorgio De Santis, coordinatore del Laboratorio – Sono spazi che necessitano di piccole manutenzioni, per questo abbiamo evidenziato alle amministrazioni anche incentivi e superbonus per le ristrutturazioni e la rimozione di amianto nei tetti”. L’idea è trasformare i due spazi in un Museo Garibaldino, perché, prosegue De Santis “in questo territorio la storia della Repubblica Romana ha molta attinenza, è alla base della nostra costituzione”. Tra le altre proposte però anche l’utilizzo degli spazi per scuole di teatro o di pittura, a favore dei ragazzi del quartiere, o la sede della sezione ANPI locale.

Non è l’unico spazio che il Comitato ha posto in evidenza alle precedenti amministrazioni però. “Oltre alla riappropriazione del Giardinaccio a inizio di via Aurelia, nel 2017 fummo promotori di una risoluzione, approvata da tutto il consiglio del XIII Municipio, che si impegnava a creare un polo culturale nell’edificio della Fonderia Veschi e a collegarlo con via delle Fornaci”, un’area a ridosso della stazione di S. Pietro, a pochi minuti a piedi da parco di Santa Brigida, dove ogni giorno giocano tantissimi ragazzi. È da allora che il quartiere di Cavalleggeri, fino a villa Carpegna, è sprovvisto di spazi in cui dopo 2 anni di pandemia gli abitanti potrebbero incontrarsi e dar vita a iniziative di quartiere.

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