Nel XIII municipio il centrosinistra gioca con le poltrone. Terza puntata della saga: l'affondo di "Aurelio in comune"
Da giorni il centrosinistra è spaccato all’Aurelio e discute sulla collocazione dei due consiglieri uscenti, Ianiro e Urru, nell’aula consiliare: “Siederemo nei banchi della sinistra come è consuetudine”
Gioco di poltrone all'Aurelio, tra "logiche di potere" e chi si impunta sulla collocazione degli scranni della maggioranza pur di non venir meno alle proprie ideologie. Nel centrosinistra si discute ancora su dove debbano sedere i consiglieri di Aurelio in Comune fuoriusciti dalla maggioranza di centrosinistra. Lorenzo Ianiro e Maristella Urru, lunedì scorso, hanno accusato la maggioranza che sostiene la presidente Sabrina Giuseppetti, di volerli allontanare dagli scranni di che, secondo i consiglieri, spettano invece all’ala di centrosinistra, di cui fanno parte.
Una guerra fredda che nelle ultime ore si è arricchita anche con la versione di Luigi Cagnazzo, consigliere del Municipio XIII e accusato da Aurelio in Comune di aver “chiesto nella riunione dei Presidenti dei Gruppi Consiliari di ‘rimuovere’ i nostri consiglieri dalla parte sinistra dell'emiciclo del parlamentino”.
Secondo Cagnazzo, però, la richiesta sollevata lunedì 22 novembre in aula consiliare è espressione non personale, ma di tutta la maggioranza del Municipio Aurelio. “L’aula del Municipio XIII non si distingue tra destra e sinistra, ma tra maggioranza e opposizione e, sulla base di un ragionamento congruo, ho chiesto che venissero riconsiderati i posti dei consiglieri per cui la maggioranza siede da una parte, la minoranza di cui fanno parte da un’altra”, ha sostenuto il consigliere Cagnazzo (Sinistra Civica Ecologista), insieme a Angela Lidia Fanara (Partito Democratico) e Maurizio Bonadies (Lista Gualtieri), che compongono la maggioranza di centrosinistra.
La replica di Aurelio in Comune: "La logica di potere che ci fa rinunciare al potere?”
Un fronte compatto che non ha lasciato nemmeno indifferente Aurelio in Comune però. “La logica di potere che ci fa rinunciare al potere?”, replicano i due consiglieri uscenti, Ianiro e Urru. “Aurelio in Comune, siede nei banchi della sinistra come è consuetudine, e ci sconforta il tentativo di Sinistra Civica Ecologista di espellerci dalla nostra naturale collocazione, dopo che con la poco etica scusa dell'emergenza Covid ha tentato prima di chiudere la discussione sulle linee programmatiche con due giorni di anticipo, poi di farci spostare”.
Nessuna ambiguità, poi, sulle ragioni che avrebbero allontanato la lista civica, prima a supporto dell’attuale presidente Giuseppetti, a prendere le distanze dalla maggioranza.
“Soprattutto dopo che il Presidente di Consiglio ci ha espulsi dalla Giunta, offrendoci la Vicepresidenza e la delega alla Cultura, salvo poi ritirare entrambe per accontentare le correnti interne al Partito Democratico – proseguono i consiglieri di Aurelio in Comune - Un atteggiamento che ci ha fatto presagire non la nostra "ansia di potere", ma l'impossibilità di "poter fare" con una maggioranza arroccata a difesa dei propri interessi. Percezione confermata dall'andamento della discussione sulle linee programmatiche, dove ciò che resta della coalizione di centrosinistra ha bocciato anche ciò che era contenuto nel programma elettorale, e ciò che - dall'antifascismo alla partecipazione, passando per i diritti delle donne e i beni comuni - davvero non poteva essere respinto”.
Un attacco al cuore della maggioranza su cui, fa sapere la Presidente Giuseppetti, metterà “un punto e a capo”.