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Sabato, 20 Aprile 2024
Aurelio Aurelio / Piazza Irnerio

I cinghiali invadono l’Aurelio: scorribande tra le stazioni della metro

L'emergenza non si placa nella Roma di Gualtieri: branchi a passeggio da Piazza Irnerio a Valle Aurelia

Cinghiali ovunque. A Roma la discesa degli ungulati non si ferma: da Prati al Foro Italico, fino al cuore dell’Aurelio l’invasione è anche nelle zone più centrali e distanti dal cuore delle riserve naturali. Lo sanno bene i cittadini che hanno immortalato gli esemplari prima all’ombra della sede Rai, poi nei dintorni dello Stadio Olimpico fino alla cospicua famigliola filmata nel bel bezzo di Piazza Irnerio. 

All’Aurelio la discesa dei cinghiali

Mamma e papà cinghiale con una dozzina di cuccioli al seguito padroni dello square centrale mentre al lato della strada, una delle più trafficate della zona, i conducenti di auto e scooter contemplano stupiti. Prima la passeggiata nel verde, poi la discesa in carreggiata con le vetture costrette a fermarsi: auto in coda e clacson impazziti che non hanno dissuaso i cinghiali dal loro tour cittadino. 

Rifiuti a terra “banchetto” per i cinghiali 

La tappa d’obbligo ai piedi della batteria di cassonetti più vicina: un banchetto per la famigliola di ungulati che, nonostante pulizie straordinarie e incentivi per il lavoro nel finesettimana, ha offerto loro cumuli di immondizia accatastati in terra. I cinghiali si sono avventati su buste e sacchi cibandosi di scarti, lasciando intorno alle pattumiere resti di cibo sparsi. 

Cinghiali avvistati anche nei giardini di viale di Valle Aurelia. Non la prima volta che i branchi si spingono così dentro il centro abitato: anche nel settembre del 2020 nove ungulati liberi erano stati avvistati a Circonvallazione Cornelia, sotto le palazzine dei residenti davanti a farmacia ed edicola. A due passi dalle stazioni metro

E’ emergenza cinghiali anche con Gualtieri

Un’emergenza che ha caratterizzato la coda dell’esperienza al governo della città del sindaco Marino, l’intera consiliatura di Virginia Raggi e che, anche oggi, non trova quella soluzione che i romani reclamano da anni. 

Eppure il protocollo sottoscritto nel 2019 ripartisce le competenze del contenimento della fauna selvatica secondo vari livelli di responsabilità: al comune compete il ruolo di tenere pulita la città, impegno che spesso viene disatteso con i rifiuti accumulati che fanno da richiamo ai branchi. Pesano poi gabbie sabotate e catture rallentate dalla Asl. Così il piano di contenimento dei cinghiali va a rilento. La città non riesce a liberarsi dalle scorribande degli ungulati, sempre più vicini al centro. 

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