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Boccea Casalotti

Parco della Cellulosa, si vede la luce: stanziati 300mila euro per la riapertura

La gestione passa dal dipartimento patrimonio a quello ambiente. Verranno rifatte le recinzioni, bonificate le strutture fatiscenti e sistemati verde e alberi

Un anno e mezzo fa il monumento naturale parco della Cellulosa in XIII municipio passò ufficialmente nelle mani di Roma Capitale, dopo rogito notarile tra Campidoglio e Fintecna, oggi la sua gestione migra dal dipartimento patrimonio a quello ambiente e l'amministrazione comunale lancia un'opera di riqualificazione per il suo definitivo e atteso rilancio. 

La mattina del 4 maggio l'assessora all'ambiente Sabrina Alfonsi e quello al patrimonio e alle politiche abitative Tobia Zevi, insieme alla minisindaca Sabrina Giuseppetti, hanno illustrato il passaggio amministrativo e gestionale, con un piano di investimenti da 300.000 euro per mettere mano al verde e all'alberatura. 

“Questo passaggio di competenze gestionali concordato con Zevi - ha spiegato l'assessora Alfonsi - apre una fase di rinascita di un’area di grande pregio ambientale, agroforestale e paesaggistico,  un polmone verde per i quartieri di Casalotti, Selva Candida, Selva Nera e Casal Selce, che versa in condizioni di grave degrado. Per la sua riqualificazione e valorizzazione stiamo avviando un percorso condiviso, che verrà formalizzato attraverso un Patto di Collaborazione, con il comitato promotore per la salvaguardia e la tutela del Parco della Cellulosa che da tanti anni è impegnato per renderla un luogo di aggregazione e di impegno sociale e culturale. Ecco perché, oltre agli interventi sulla rigenerazione del verde, includeremo quelli di ristrutturazione di alcuni edifici, a cominciare dal Casaletto, storica sede del Comitato”. “Il patrimonio di Roma Capitale si conferma uno strumento di inclusione sociale, di rigenerazione urbana e di rivalutazione degli spazi verdi - aggiunge Zevi -. Abbiamo avviato da subito un percorso virtuoso per restituire alla cittadinanza un’area di grande pregio ambientale, con l’obiettivo di avviare al più presto una riqualificazione complessiva. Il Patrimonio è tornato a disposizione delle romane e dei romani”. 

Il parco, nel quale la Regione Lazio ha istituito il monumento naturale ormai nel 2006, si estende per circa 90 ettari e originariamente era di proprietà dell'ente nazionale per la cellulosa. Tra problemi di gestione e burocrazia, l'area non è mai stato resa fruibile, nonostante quanto annunciato all'inizio del 2021 dall'ex sindaca Virginia Raggi e dall'allora assessora all'ambiente Laura Fiorini, con la chiusura forzata per motivi di sicurezza che si è protratta fino ad oggi. I lavori per riaprirlo includono il rifacimento delle recinzioni, la bonifica delle strutture fatiscenti, la riqualificazione del verde e delle alberature con la gara d'appalto che verrà pubblicata entro l'estate.

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