I lavori erano ripartiti lo scorso mese di marzo e i residenti di Casalotti stavolta ci speravano davvero. "Prima della riapertura delle scuole apriremo il ramo stradale di nuova costruzione che bypassa il traffico di Casalotti, consentendo un decongestionamento dell'intero quadrante" prometteva l'assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, con una nota stampa diffusa il 23 giugno, congiunta con il presidente del XIII Municipio, Valentino Mancinelli. La scuola però è riaperta e il cantiere per il raddoppio di via Boccea è ancora lì. 

LA PROTESTA - A farlo notare con un flash mob di protesta i consiglieri del Municipio XIII Giannini, Fabbri e Di Trocchio che hanno contestato la promessa "da marinaio" dell'assessore. "Oggi 18 settembre i cittadini di Casalotti sono ancora prigionieri del traffico quotidiano- aggiungono i consiglieri che continuano- invece di prendersi meriti non propri, visto che l’opera è stata voluta ed iniziata dalla passata amministrazione di Centrodestra dopo anni di promesse, i politici del Centrosinistra seguissero con attenzione i cantieri sul territorio senza parlare a sproposito sul termine di lavori che i cittadini attendono con ansia. Basta con le promesse e le chiacchiere, iniziate a fare i fatti!”. 

IL CANTIERE - Un'attesa infinita quella dei cittadini del quadrante, per un'opera, progettata da almeno 15 anni, ma partita (male) solo a febbraio 2013. I lavori per il raddoppio della sede stradale sono andati avanti a singhiozzo, bloccati troppe volte da una serie di ostacoli legati per lo più a ritrovamenti archeologici duranti gli scavi. Poi l'alluvione dello scorso gennaio ci ha messo il carico da novanta. L'annuncio dell'assessore dunque riapriva barlumi di speranza.