Colori e ricordi, le 'Facce da mercato' di via Urbano II diventano un murale
Terminata l'opera realizzata da Carlo Gori
“Il murale è finito. Sì, dentro ci sono anche io. Ma non ricordo dove”. Lo scenario è quello di via Urbano II, Boccea. Qui lo street artist Carlo Gori ha realizzato un’opera che ha chiamato - appunto - ‘Facce da mercato’. I ritratti e i colori hanno riempito la parte esterna del Lady Bar, luogo di riferimento della zona. I soggetti a loro insaputa - chi più, chi meno - sono i fruitori dell’area mercatale. Tanti lineamenti che si rincorrono, l’uno accanto all’altro, quasi a formare un movimento armonico.
Il progetto artistico
Il progetto è stato curato da Pinacci Nostri, collettivo artistico della zona nord ovest della città. A firmarlo è stato Carlo Gori, che ha trascorso un mese di lavoro davvero particolare: “Il mercato di via Urbano II c’è dal lunedì al sabato – ha raccontato a RomaToday - dalla mattina fino a verso le 15. Io dovevo sfruttare i momenti di calma piatta. Quindi, in linea di massima, ero impegnato dalle 19,30 fino alle prime ore del giorno dopo”.
Il lavoro notturno
La notte, oltre a portare consiglio, ha consentito a Gori di conoscere diversi personaggi: “I curiosi erano molti, diciamo che la compagnia non mi mancava. Per il resto ho sfruttato la potenzialità del luogo, il via vai di espressioni. Alla fine c’è chi si è riconosciuto anche se non lo avevo nemmeno notato. Dopotutto gli occhi vedono ciò che la mente vuole”. Il murale, ufficialmente, verrà presentato mercoledì 10 gennaio alle 16,30. Nell’occasione, ci sarà anche l’intervento della scrittrice Fiorella Matiotti e di alcuni personaggi storici del mercato, come il fioraio Giacomo.
Lo spirito del mercato
Soddisfazione, infine, è stata espressa dal team di Pinacci Nostri, che ha commentato: “Carlo Gori si è calato nello spirito del mercato, conoscendo tantissime persone e raccontando loro quello che stava facendo. Ha stretto rapporti e legami con la gente ed è diventato addirittura un tutt'uno con la sua opera, dipingendosi i vestiti, quasi a mimetizzarsi nel disegno. Un'opera stupenda, istintiva, viscerale, che mostra a chi la guarda quanto l'artista si sia sentito coinvolto nella sua realizzazione”.