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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Boccea Boccea / Via di Casal Selce

A Casal Selce ancora proteste contro il biodigestore

Invasa l'aula del Consiglio municipale. Chiesto un incontro all'assessora Alfonsi 

A Casal Selce ancora proteste contro il biodigestore. Nella giornata di ieri l'aula consiliare del municipio XIII è tornata a riempirsi di cittadini che in segno di protesta hanno invaso pacificamente il parlamentino di via Aurelia per chiedere un confronto con l'assessora all'ambiente di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi. A darne notizia il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, e il capogruppo del Carroccio al Municipio XIII, Carlo Mattia.

Proprio ieri si dibatteva una interrogazione del centrodestra sulla questione. "Chiediamo fortemente", scrivono i consiglieri della Lega "che, come garantito dalla presidente del municipio, questo incontro con Alfonsi venga calendarizzato il prima possibile per partecipare accanto ai cittadini alla riunione e ribadire ancora una volta un netto no alla realizzazione di questo impianto scellerato, di dimensioni inaudite e in una zona troppo vicina alla Valle Galeria che già per decenni ha dato in termini di sopportazione ambientale e sanitaria. Gualtieri e la sua giunta devono comprendere la gravità della situazione e tornare sui propri passi prima che sia troppo tardi. Noi, dal canto nostro, saremo qui con i residenti, come abbiamo sempre fatto, per difendere la cittadinanza da decisioni sbagliate che potrebbero danneggiare questo territorio e la sua popolazione irrimediabilmente".

"Dopo sei mesi di richieste, speriamo che a breve possa essere, finalmente, convocata una riunione con l'Assessore Alfonsi. Restiamo vigili, al fianco della cittadinanza, nella speranza che il Sindaco Gualtieri e la sua Giunta facciano presto un passo indietro rispetto alla scellerata scelta di installare un biodigestore a Casal Selce", dichiarano i consiglieri di Fratelli d'Italia in municipio XIII, Marco Giovagnorio e Isabel Giorgi.

La lettera al Campidoglio

Sempre un gruppo di cittadini del territorio ha inviato una lettera al sindaco Gualtieri e all'assessora Alfonsi. "Riteniamo doveroso richiamare, ancora una volta, la vostra attenzione sulla non idoneità del sito da voi individuato" scrivono nella missiva. 

Minimizzate, sostenendo che siamo a più di 10 km di distanza (dalla valle Galeria, ndr) quando diciamo che per 40 anni abbiamo respirato inquinamento e miasmi provenienti da Malagrotta, ma poi vi smentite inserendo Casal Selce all'interno del raggio di 6 km dal dmv andato a fuoco il 15 giugno, ovvero nella "zona rossa" in cui sono stati chiusi asili e centri estivi e in cui siamo stati "invitati" a tenere chiuse le finestre e a limitare le attività all’aperto. Ignorate la documentazione che vi abbiamo fornito sull’impatto ambientale dei biodigestori, sulle emissioni inquinanti e climalteranti e la lunga lista di incidenti, incendi, sversamenti ed esplosioni occorsi a tali impianti in Italia e nel resto d'Europa".

E ancora: "L'incendio di Malagrotta dimostra che impianti sicuri al 100% non esistono, quindi per motivi prudenziali devono essere costruiti lontano dalle abitazioni, soprattutto se di grandi dimensioni. Sostenete anche che il biodigestore sarà a impatto zero, ma abbiamo fatto una piccola ricerca telefonando a chi vive nei pressi di impianti di biodigestione esistenti e l’impatto lo sentono, eccome. Almeno quello odorifero, perché i dati sugli inquinanti non sono noti ai cittadini".
 

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