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Boccea Val Cannuta / Via di Boccea, 190

Un caffè letterario nel negozio confiscato alla criminalità organizzata

In via Boccea 190 un'attività che si occupava di abbigliamento è stata acquisita al patrimonio di Roma Capitale: ora il XIII municipio chiede di poterlo avere per trasformarlo in un caffè letterario

Un'attività commerciale ormai chiusa da tempo, sequestrata e poi inserita nel circuito dei beni confiscati alla criminalità, che un giorno potrebbe diventare un caffè letterario. E' l'obiettivo del XIII municipio, territorio in cui insiste l'ex esercizio che vendeva abbigliamento, molto noto a Roma ovest. 

Il bene confiscato in via Boccea nel XIII municipio

Durante l'ultima riunione di giunta, l'amministrazione di centrosinistra ha fatto sua una risoluzione consiliare del 17 novembre per promuovere l'acquisizione del bene da parte del municipio. "In questo modo avviamo le pratiche per l'immissione nel nostro patrimonio - spiega la presidente Sabrina Giuseppetti - con finalità sociali e soprattutto culturali". Il locale, che sulla scheda pubblicata dal Comune risulta di 137 mq e in carico al dipartimento cultura, si trova in via Boccea 190. 

"E' necessaria una verifica tecnica e catastale sull'immobile"

"Ad agosto è stata aperta una manifestazione d’interesse da parte del dipartimento patrimonio su questo immobile - ricorda la minisindaca dem del XIII - noi abbiamo espresso la volontà di averlo in gestione, visto che è sul nostro territorio. Il punto adesso è che bisogna fare un approfondimento tecnico, perché sembrava ci fossero problemi edilizi pendenti, dovuti alla realizzaione di una copertura non autorizzata. Ho chiesto delle verifiche anche per capire dal punto di vista catastale che destinazione ha questo immobile. Espletate tutte le formalità, chiediamo il supporto dipartimentale per un bando di progettazione".

L'obiettivo è aprire un caffè letterario

Ovviamente per ristrutturare l'immobile serviranno dei soldi: "Potrebbero arrivare nel bilancio o in variazione - continua Giuseppetti -, non è tanto difficile acquisire il locale, ma espletare tutte le restanti pratiche. Contiamo di fare la progettazione nel 2023 e iniziare i lavori nel 2024". "L’obiettivo - conclude la presidente - è di farci iniziative culturali, che sia un caffè letterario o attività simili, con l’ausilio delle realtà territoriali". 

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