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Boccea Val Cannuta / Circonvallazione Cornelia

"L'asilo sequestra il presepe perché divisivo". E Pro Vita regala medagliette sacre

L'episodio a Cornelia, XIII municipio, raccontato da un papà. La onlus cattolica: "Chi ha paura dell'immagine della Sacra Famiglia?"

Un presepe sequestrato ha messo un asilo del XIII municipio al centro dell'attenzione. Siamo a Cornelia, venti minuti di macchina dal Vaticano. Il papà di una bimba di 4 anni porta a scuola un presepe fatto di sua iniziativa, ma scopre che poco dopo è stato sequestrato. Scatta così la protesta e viene coinvolto anche il movimento Pro Vita&Famiglia: "Qualcuno ha paura del presepe, evidentemente". 

Il presepe negato dall'asilo perché "divisivo"

La storia la racconta a RomaToday Emanuele Mastrangelo, il papà in questione. Una storia che in realtà inizia lo scorso anno: "Le maestre decisero di non farlo - spiega - perché considerato divisivo. Purtroppo con le restrizioni dovute al Covid era difficile presentarsi e discutere della cosa, così lasciai correre. Peccato che a febbraio, con lo scoppio della guerra, decisero di far dipingere a mia figlia e agli altri bambini le bandiere dell'Ucraina, oltre che quelle della pace. E non è divisivo schierarsi così? E se in qualche famiglia ci fossero stati parenti russi?". Così Emanuele "se la lega al dito", come dice lui e aspetta la prima assemblea utile prima del Natale 2022, proponendo il presepe e mettendosi a disposizione per realizzarlo insieme ai bambini stessi: "Anche in questo caso me l'hanno bocciato". 

"La scuola applica la 'cancel culture' su tutto"

Così il 7 dicembre si è presentato a scuola con un presepe di 30 kg: "L'ho fatto io a casa, un blocco unico - continua - e quando ho accompagnato mia figlia, l'ho lasciato sopra ad un armadio. Il pomeriggio, quando sono tornato a riprenderla, ho scoperto che l'avevano tolto e sequestrato. Alla lunga ho capito che il problema non era che fosse troppo grande e posizionato male, ma che era un presepe e non ce lo volevano. In quell'asilo viene messa in pratica sistematicamente una odiosa 'cancel culture': i bambini non sanno disegnare la bandiera italiana, non sanno cosa significhino il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno, però gli viene raccontato dell'8 marzo e della Festa della Donna. E a Carnevale niente maschere tradizionali: che problema hanno con Pulcinella e Pantalone?". 

Pro Vita&Famiglia regala medagliette con la Sacra Famiglia

Come dicevamo, l'episodio è arrivato anche al movimento Pro Vita & Famiglia e al consigliere municipale di Fratelli d'Italia Marco Giovagnorio. Il 21 dicembre Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo della onlus cattolica e candidata alle scorse elezioni politiche con il partito di Giorgia Meloni, ha distribuito medagliette con raffigurata la Sacra Famiglia: "Per fugare questa insensata paura del presepe, abbiamo deciso di venire qui per distribuire un’innocua medaglietta - ha fatto sapere Ruiu -. E’ mai possibile sequestrare un Presepe? Cosa fa così tanta paura? In qualsiasi Presepe c’è semplicemente la raffigurazione di una donna mamma, molto giovane, che grazie ad un 'sì' libero ha deciso di accogliere la Vita. C’è un uomo padre, che pur non comprendendo ha deciso di accogliere questa donna e prendersi cura di lei e del suo bambino. A prescindere dal credo religioso, quindi, il Presepe parla a tutti senza discriminazioni, senza divisioni e senza urtare nessuna sensibilità, perché ci parla di umanità, civiltà e progresso".  “Ringrazio Maria Rachele Ruiu e Pro Vita&Famiglia per aver dedicato attenzione alla nostra segnalazione relativa al sequestro di un presepe - commenta Giovagnorio (Fd'I) - , portato da una bambina, in una scuola materna del nostro municipio. Abbiamo così deciso  di rimboccarci le maniche e regalare, a chi la volesse, una medaglietta raffigurante la Sacra Famiglia, una immagine pura che non puó essere oggetto di alcun imbarazzo e soprattutto di alcuna censura". 

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