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INTERVISTA | Elezioni Municipio XIII, Giovagnorio: "Il Municipio deve essere vivibile per tutti, non accetteremo quartieri di serie A e B”

Giovagnorio garantisce che tra i dogmi del suo programma ci sarà la presenza costante sul territorio, un impegno che rispetterà per tutto il quinquennio qualora vincesse al ballottaggio

Con il 38,33%, Marco Giovagnorio risulta il candidato favorito al primo turno come presidente del Municipio XIII. Un esito che dovrà essere però concretizzato al ballottaggio del 17 e 18 ottobre. Per confermare il risultato, Giovagnorio punta alla costruzione di un discorso partecipato con i cittadini e le associazioni di quartiere, diventando megafono della collettività e portavoce del centrodestra nel quadrante Nord-Ovest di Roma.

Casalotti. Tra le proposte per la riqualificazione del verde, Michetti ha posto tra le sue priorità il rilancio del parco della Cellulosa. Qual è il valore di questo spazio per il Municipio XIII, quali le criticità e come renderlo fruibile per la cittadinanza?

Oltre all’importanza ecologica come ‘polmone verde’ all’interno di un’area densamente abitata, il Parco della Cellulosa già oggi è frequentatissimo dai cittadini e rappresenta un importante spazio di aggregazione e socializzazione, ma non è adeguatamente curato e valorizzato. Servono quindi interventi di messa in sicurezza, assicurando la vigilanza e una sistematica pulizia del verde e degli alberi. Nel bilancio 2021 sono già presenti i fondi necessari per mettere in sicurezza l'area e fare i primi lavori di manutenzione sugli immobili per evitare atti di vandalismo, occupazioni e abbandono di rifiuti. Riteniamo importante, come già anticipato insieme a Enrico Michetti, anche avviare un percorso partecipato tra associazioni, Comune e Municipio affinché anche i cittadini possano decidere sul futuro del parco.

Immobili in disuso e centri di aggregazione culturale. La cittadinanza da anni chiede di rigenerare il polo dell’ex auditorium Albergotti: a che punto siamo dopo il discorso partecipato? Perché non si riesce a valorizzare l’immobile? Quali sono le proposte che porta in ballo la coalizione che rappresenta? 

Intorno a quest'opera non c'è mai stata la dovuta attenzione, con noi sarà invece una priorità. Come deciso dai cittadini, l’Auditorium Albergotti diventerà uno spazio polifunzionale a servizio del quartiere. Al suo interno ci saranno attività sportive, culturali come teatro, cinema, mostre e arene estive, didattiche, oltre che convegni ed eventi organizzati dalle istituzioni, dalle scuole e dalle associazioni. Lo scorso 20 settembre è stato aggiudicato l’accordo quadro per i lavori di rifacimento, che faremo in modo siano realizzati nel più breve tempo possibile. Si tratta di un cantiere che è già costato alla cittadinanza 13 anni di lavori e 4 milioni di euro ed è ora che torni a disposizione del quartiere.

Degrado ambientale. Parlando di edifici in degrado, c’è poi l’ex Campari a Montespaccato, i cui edifici versano da anni versano in stato di totale abbandono, coinvolgendo tutta la zona adiacente. È una struttura che può essere valorizzata? Quali sono le proposte in merito?

Anche in questo caso parliamo di una struttura abbandonata da anni, che potenzialmente costituisce una preziosa risorsa per il quartiere ma sulla quale le precedenti amministrazioni non non sono riuscite a intervenire in maniera incisiva. L’ex Campari non solo può essere riqualificata, ma deve e sarà riqualificata. L’idea guida è farne un polo per iniziative di carattere culturale e di portarci anche uffici di decentramento amministrativo.


Viabilità e trasporti. Secondo uno studio di “Cittadini per l’aria”, via di Boccea è una delle arterie cittadine che presenta un livello di smog “fuorilegge” rispetto ai parametri Oms. È anche una delle vie più trafficate di Roma. Come disgorgare la mobilità di zona e aiutare i cittadini a muoversi agevolmente nel quadrante di Roma?

Lo studio che lei cita non fa che confermare quanto cittadini e pendolari vivono come esperienza quotidiana, ecco perché la viabilità costituisce un punto centrale del nostro programma. Metteremo in campo azioni positive volte a fluidificare il traffico del quadrante Aurelio-Boccea potenziando il trasporto pubblico su gomma e portando a termine il completamento del sottopasso di collegamento tra via Aurelia e via Gregorio XI. Pensiamo poi di rimuovere la corsia preferenziale di via Boccea e di prolungare invece la corsia preferenziale di Circonvallazione Cornelia. Ma gli interventi da fare sono davvero molti, non solo per fluidifcare il traffico veicolare, ma anche per agevolare gli spostamenti a piedi. Ad esempio, abbiamo bisogno di riqualificare il camminamento pedonale di via Boccea mediante la posa in opera di betonelle con allargamento del marciapiede che intercorre tra piazza dei Giureconsulti e via Pio IX, per garantire ai pedoni di passeggiare in sicurezza lungo entrambi i lati della strada. Installazione di un impianto semaforico all’incrocio tra via Boccea, via Urbano II e via Gregorio XI.

Questo solo per il quadrante Aurelio-Boccea. Come interverrente invece nelle altre zone?

Per quanto riguarda il quadrante Battistini-Acquafredda-piazza Pio IX, attiveremo uno studio di fattibilità relativo ad una disciplina di traffico che possa fluidificare il traffico negli orari di punta nei pressi della Scuola di via Sisto IV. Stesso discorso per l’installazione di una rotatoria all’incrocio tra via Nazareth e via di Boccea, così da permettere un’inversione di marcia lungo via Boccea e la possibilità di svoltare a sinistra per gli automobilisti provenienti da via Nazareth. Fra gli impegni del municipio, infine, non può non essere citata la riapertura del parcheggio Cornelia, ancora inutilizzato e ormai ridotto ad un ricettacolo di degrado. 
Ma una rivoluzione urbanistica a 360 gradi non può prevedere semplicemente interventi per la fluidificazione del traffico. Nel nostro municipio, ad esempio, è ancora sentito il problema delle barriere architettoniche.

Scuola e asili nido. Quali sono le problematiche in zona e quali le vostre proposte?

Uno dei settori maggiormente colpiti dall’attuale pandemia è stato, senza dubbio, quello educativo e scolastico. La scuola va intesa, quindi, come un sistema di protezione sociale, svolgente un ruolo, oltre che di formazione ed educazione, anche di sostegno per le famiglie rafforzando il legame con il territorio. Le strutture scolastiche presenti nel territorio municipale, dovranno essere funzionali a offrire attività integrative non solamente agli studenti, ma anche ai cittadini tutti. Per rendere organico questo principio occorre provvedere ad un rafforzamento della manutenzione ordinaria degli edifici scolastici e ripensare anche alla sicurezza degli spazi scolastici per contrastare i pericoli legati all’attuale situazione sanitaria. Di fondamentale importanza, per rilanciare l’istruzione pubblica nel municipio 13, è l’ampliamento dell’offerta didattica, ferma ormai da anni. Per provvedere a ciò occorre ultimare i cantieri ultradecennali di via Pier delle Vigne e di via Boccea 273/a. Bisogna, inoltre, rilanciare il progetto di istituzione di un istituto superiore nei pressi del quartiere di Casalotti. Ad oggi, i ragazzi che vivono nei quartieri più periferici sono spesso costretti ad effettuare dei veri e propri ‘viaggi’ per raggiungere la sede scolastica quotidianamente.

Come immagina la sua squadra qualora vincesse il ballottaggio? 

Per rilanciare al meglio il territorio occorre che la giunta sia composta da assessori espressione del territorio e con determinate capacità tecniche. Due elementi imprescindibili ler poter amministrare al meglio il municipio.

Quali sono i valori su cui punterà per approcciarsi al territorio?

Vogliamo che il Municipio diventi non solo un luogo dove vivere, ma "da vivere".  Per questo punteremo innanzitutto sulla serietà nell’affrontare i problemi. Non possiamo assolutamente nascondere i temi sensibili quando si presentano ma dobbiamo avere l’abilità di riconoscere le problematiche per affrontarle e risolverle. Intendiamo, inoltre, attivare un percorso partecipativo stabile e costante con le associazioni di quartiere per facilitare la partecipazione nei processi decisionali della nostra amministrazione.
La presenza costante sul territorio sarà un dogma da rispettare per tutto il quinquennio. A tal riguardo non accetteremo di avere quartieri di serie a e di serie b. 

Quale sarà uno dei primi atti da portare in consiglio in caso di vittoria?

La prima iniziativa sarà la trasformazione del nostro programma elettorale nella Deliberazione sulle linee programmatiche in modo da impegnarmi formalmente a realizzare ogni singolo punto promesso.

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