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Aurelio

I grillini bocciano l'atto dell'opposizione sul femminicidio. In aula cittadini: "Vergogna"

Bagarre nell'aula del municipio XIII su una mozione per il contrasto a stupri e violenze

In aula c'erano anche delle insegnanti di una scuola del territorio e una signora anziana. Cittadine, elettrici, ma prima ancora donne, offese da un inspiegabile clima goliardico, fatto di risolini e battute ben poco consoni alla serietà - e gravità - del tema. Il M5s del municipio Aurelio dice no a una mozione a favore delle vittime colpite da stupri e violenze. E condisce la strana bocciatura con smorfie e provocazioni dirette alle forze di opposizione ma intercettate anche da cittadini qualunque, rimasti allibiti. Un siparietto puramente politico su una questione, quella dell'escalation di violenza in città, su cui lo scherzo è parso quanto meno fuori luogo. 

Con la mozione, ricordando i fatti di cronaca delle ultime settimane, si chiedeva l'impegno della presidente Giuseppina Castagnetta nell'appoggio alle famiglie delle vittime, nell'attivazione presso la Prefettura, nella richiesta di incremento delle forze dell'ordine sul territorio. Istanze condivisibili in nome di una battaglia che dovrebbe unire più che dividere. E invece la votazione nominale finisce con 12 contrari (tutta la maggioranza di pentastellati), 5 favorevoli (Fratelli d'Italia più l'unico dem presente in aula al momento del voto, il consigliere Toni Meli), zero astenuti. 

Prima firmataria dell'atto la giovanissima Isabel Giorgi, ex grillina migrata tra le file di Giorgia Meloni, poco più che ventenne. "E' una tematica che sento moltissimo essendo donna ed essendomi trovata troppe volte fuori, di sera, ad avere paura". Strade buie, marciapiedi stretti e dissestati, pochi agenti di polizia nelle zone più critiche. La richiesta si limitava a un impegno in questo senso da parte della minisindaca. Che al netto delle competenze dirette del municipio - quasi zero - sulle misure di prevenzione strettamente legate alla sicurezza, avrebbe comunque un indubbio valore simbolico.

Ma tant'è, la mozione è stata rispedita al mittente, tra battibecchi avvelenati che hanno coinvolto anche cittadini presenti al consiglio. La ragione del no non è chiara e, qualunque sia, l'opposizione l'ha letta inevitabilmente come pretestuosa per innescare lo scontro politico. "Dai banchi del Movimento 5 stelle dicono no adducendo la scusa di fantomatici tavoli sulla sicurezza già attivi ma dei quali non si ha notizia" spiega ancora Giorgi. Quel che però lascia perplessi, più ancora della bocciatura, è l'atteggiamento tenuto in Aula dai consiglieri grillini. Troppe risatine ed esultanze. "Un atteggiamento irresponsabile, un teatrino superficiale e offensivo nei riguardi di tutte le vittime di abusi che in questo modo hanno subito un’ulteriore violenza in un consesso istituzionale" ha commentato insieme alla consigliera Giorgi anche il consigliere capitolino Francesco Figliomeni. 

"Abbiamo dovuto ascoltare affermazioni come ‘gli stupri sono un'esaltazione giornalistica’ o ‘se esistono gli stupri è solo colpa della tv che mette in onda pubblicità sessiste che incitano gli uomini alla violenza" racconta ancora Giorgi, pronta a chiedere le registrazioni della seduta di consiglio per dimostrare la veridicità delle frasi riportate. Ma il video della chiamata al voto già rende bene l'idea. Il consigliere Francesco Megna saluta divertito la telecamera del cellulare e al momento del voto si alza soddisfatto rimarcando con fare provocatorio: "Contrario". Ci pensa una cittadina a rispondere. Presente in aula insieme a delle maestre per discutere di questioni legate a una scuola, grida dal fondo: "Vergogna. Un grazie da tutte le donne del municipio". 

Abbiamo tentato di chiedere alla presidente Castagnetta le ragioni del no all'atto ma la minisindaca non ha risposto alle nostre telefonate. 

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