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Villa Bonelli, scuola Sciascia chiusa da settembre per danni strutturali: "Manca solo l'ok del Genio Civile"

Ultimo step prima che partano i lavori di messa in sicurezza della scuola elementare, chiusa da settembre per il crollo di un pilastro del teatro interno all'istituto. E' polemica su tempi e procedure

Manca l'ok del Genio Civile, poi alla Sciascia dovrebbe tornare tutto alla normalità. Lo ha annunciato Augusto Santori, capogruppo de La Destra nel XV Municipio. "I lavori, che dureranno presumibilmente un mese e mezzo, partiranno non appena ci sarà l’ok del Genio Civile in relazione al progetto di messa in sicurezza presentato dal Municipio".

Sarà la volta buona? Da settembre i bambini della scuola elementare di via Lupatelli aspettano di tornare nelle loro aule. Sempre da settembre, da quando un pilastro nel teatro dell'istituto è crollato e la Commissione Stabili Pericolanti l'ha dichiarato inagibile, i piccoli sono stati dislocati in altre strutture scolastiche del quartiere. Con disagi annessi e connessi che hanno spinto i genitori a protestare fuori dal Campidiglio, con tanto di consegna di 7mila firme per chiedere un intervento il più repentino possibile.  

TEMPI E PROCEDURE - Un problema strutturale quello all'edificio che necessiterebbe di 1 milione e 290 mila euro. I fondi sono stati già richiesti in somma urgenza, procedura di intervento prima deliberata dal consiglio municipale e poi inoltrata al Campidoglio, che, ci spiega lo stesso Santori, è stata approvata dal Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale, a distanza di circa 15 giorni dall'atto del Municipio. Ora, come da procedura, serve il sì della Regione. Tutto a posto dunque, o almeno così pare. La polemica in realtà non è mancata. Perché tutto questo tempo?

"Mancava un progetto definitivo per far partire la somma urgenza, che però, per sua stessa ratio, compete direttamente all'ufficio tecnico del municipio" ci spiega lo stesso Santori. Che ha in più occasioni sottolineato l'inutilità di attacchi e polemiche del parlamentino contro un Dipartimento che di fatto "a parte dare l'ok alla somma urgenza non aveva poteri di muoversi in altro modo". Tuttalpiù la discussione è servita "a mettere al centro dell'attenzione l'importanza della riapertura della scuola". Priva di senso pratico, a detta di Santori, anche la diatriba sui fondi per l'intervento. "La somma urgenza, torno a ripetere, può partire anche senza lo sblocco dei fondi, sblocco che ovviamente necessita di tempo visto il patto di stabilità che sulla Capitale è particolarmente stringente". Di tutt'altro avviso il presidente del Municipio, Gianni Paris.

DAL MUNICIPIO - "Devo rilevare con notevole preoccupazione che la Giunta Capitolina non ha ancora esaminato la deliberazione del Municipio XV relativa al riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio della spesa di 1.290.000 euro per la messa in sicurezza della scuola Sciascia" ha dichiarato in una nota il presidente del XV Gianni Paris. Un'approvazione arrivata troppo tardi per Paris, fondi ancora fermi, e "giravolte procedurali da parte del Campidoglio".

D'altro canto "il nostro Municipio in questi mesi non si è mai tirato indietro e ha sempre tempestivamente prediposto tutti gli atti di propria competenza richiesti proprio per accelerare al massimo i tempi di avvio dei lavori". Detto questo "voglio ribadire la mia personale vicinanza e solidarietà nei confronti dei genitori che, insieme al Municipio, si stanno battendo per risolvere questa situazione e che da troppi mesi vivono una situazione di grave disagio familiare".

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