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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ponte Galeria Malagrotta

Inceneritore a Malagrotta, torna la paura: "Ancora aspettiamo il monitoraggio ambientale"

La possibilità che l'inceneritore di Malagrotta, possa tornare in funzione, alimenta la preoccupazione. Pacilli: "E' una tecnologia vecchia. E poi qui non è mai stato fatto neppure un monitoraggio ambientale"

Li chiamano gassificatori. Ma i residenti della Valle Galeria preferiscono appellarli col nome con cui li hanno conosciuti, gli inceneritori. Ne hanno avuto uno proprio a Malagrotta. Ed ora si parla di un possibile ritorno di fiamma, del governo Renzi, per una tecnologia che qui ha sempre trovato strenui oppositori.

LE RAGIONI DEL NO - "Non siamo contrari agli inceneritori a Malagrotta – premette Alessandro Costantino Pacilli, Presidente del Comitato Cittadini Liberi della Valle Galeria, e coordinatore della Lista Marchini nel suo municipio – noi siamo contrari a tutti gli inceneritori. E' una tecnologia vecchia. E se devi costruirlo senza incentivi statali, rischi di non rientrarci mai. Sul versante del pubblico poi, l'energia elettrica che se ne ricava, non giustifica l'investimento. Ed infatti, da destra a sinistra, sto registrando la contrarietà di molti governatori in Italia". Il premier però, sembra di diverso avviso.

LA PROTESTA CONTRO GLI INCENERITORI - Intanto il 9 settembre, realtà come Zero Waste Lazio, Cittadinanza Attiva Onlus e Slow Food Italia, solo per citarne alcune, hanno indetto un presidio nazionale, che si svolgerà in piazza Montecitorio. La mobilitazione, come viene ricordato anche attraverso i social network, è "contro il 'Decreto - truffa' di Galletti e Renzi per la riconversione di 42 inceneritori a 'recupero di energia' ed il contestuale  sblocco di altri 6 inceneritori contestati", come nel Lazio lo sono quello di San Vittore, di Albano Laziale e di Malagrotta. 

NESSUN MONITORIAGGIO AMBIENTALE -  "Noi dovremmo andare con determinazione verso una diversa gestione dei rifiuti, cosa che già si sta facendo. E dunque verso il riciclo, il recupero e la loro sostanziale riduzione. Giorni fa – ci fa notare il Presidente dei cittadini liberi della Valle Galeria – su twitter ho chiesto cos'abbia intenzione di fare Zingaretti. Vorremmo saperlo. Tornando al nostro territorio, noi possiamo contare la discarica più grande d'Europa, su cui  non è mai stato fatto il capping. Poi c'è un'ex  raffineria che ha una servitù ambientale non indifferente. Alcuni bitumifici. Un inceneritore di rifiuti ospedalieri che, per quanto ne sappia, è fermo ma lo si vorrebbe ristrutturare. C'è  inoltre Ama che vorrebbe realizzare, a Ponte Malnome, uno dei 4 ecodistretti. Ed infine c'è il gassificatore, o inceneritore, della Colari, che per un motivo o per un altro non è mai entrato in funzione. In tutto ciò – conclude l'intervista Pacilli – nella nostra valle non è mai stato fatto un monitoraggio ambientale". Eppure le proteste dei cittadini, in questa zona di confine tra i municipi XI e XII non sono mai mancate.

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