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Martedì, 19 Marzo 2024
Ponte Galeria

VIAGGIO TRA I COMITATI | Intervista al Cdq Muratella

Perché è nato, quando e perché. Come si organizza, quando incontra i cittadini e come si rapporta con le istituzioni. Il Cdq raccontato dall'ex vicepresidente, Emanuela Mino

Di vivere in uno spazio più simile a una landa desolata che a un quartiere non se ne parlava nemmeno. Così i cittadini si sono rimboccati le maniche. Era il 2007 e il quartiere della Muratella sorgeva da poco all'interno del piano di zona B38. Case su case e intorno il vuoto. Che fine hanno fatto i servizi promessi? Onde evitare di abitare una spianata di cemento e finire presto tra le scartoffie dell'amministrazione, un gruppo di residenti ha fondato un comitato con cui difendersi da un baratro annunciato. Il Cdq Muratella, attivo da sei anni, è diventato il punto di riferimento di tanti residenti veicolando problemi, proposte, richieste. Chi ne fa parte, come si muove sul territorio, come comunica con il mondo politico. Lo scopriamo con l'ex vicepresidente Emanuela Mino che ha seguito il comitato dagli albori.

Partiamo dagli inizi...Da dove nasce l'esigenza di fondare un comitato di quartiere?

Dal fatto che aspettiamo una scuola nel quartiere dal 2008. Dal fatto che il quartiere è abbandonato, che non ci sono servizi né punti di aggregazione. Siamo un perfetto esempio di urbanizzazione scellerata, per questo abbiamo deciso di fare qualcosa. Inizialmente ci siamo concentrati su alcune problematiche urgenti, vedi il gigantesco rottamatore che volevano metterci accanto a casa, e siamo finiti a occuparci di tutto: buche, verde pubblico, vedi l'iniziativa di progettazione partecipata per un parco finanziato dalla Regione, rifiuti con l'Osservatorio di Ponte Galeria.

Quanti siete, dove vi incontrate, come comunicate con i cittadini. Insomma, ci descrive la routine organizzativa del comitato?

I membri fissi sono una quindicina, ma a partecipare è l'intero quartiere. Abbiamo uno statuto scritto ma non abbiamo una sede. Ci riuniamo in strada, rigorosamente una volta a settimana. Abbiamo una pagina facebook, un indirizzo mail e un sito internet. Tutti mezzi che i cittadini utilizzano per segnalarci i problemi del quartiere e inviare foto e video. Ovviamente anche gli incontri settimanali sono aperti a tutti. Sul fronte istituzionale abbiamo sempre avuto contatti sia con il Municipio che con il Comune, tramite lettere, mail, contatti telefonici con alcuni rappresentanti, incontri a voce.

Avete entrate economiche di qualche tipo?

Tutte forme di autofinanziamento che sono servite ad esempio per presentare ricorsi al Tar. Giusto per fare un esempio tempo fa abbiamo venduto per il quartiere delle magliette con su scritto I Love Muratella e siamo riusciti a guadagnare qualcosina. Un po' ci abbiamo messo anche di tasca nostra. Comunque abbiamo un tesoriere che tiene i conti e pubblica on line tutte le spese effettuate.

Siete un gruppo di cittadini che vivono a Muratella e come tutti avete disagi che vi riguardano in prima persona. Qualcuno vi ha mai accusato di non essere i portavoce di tutti?

Le critiche ci sono sempre, ovunque. Ma in tutta onestà ci siamo sempre occupati di problematiche che riguardavano tutto il quartiere. Se ci sono buche in strada lo facciamo presente di tutte le strade, lo stesso vale per i rifiuti, il degrado, le aree verdi abbandonate. Le questioni affrontate sono state assolutamente chiare senza alcuna ambiguità di parte. Tutto il resto sono solo malelingue.

C'è scritto nello statuto, e voi stessi lo rivendicate: il Cdq Muratella è “apartitico”. Riusciti a esserlo davvero?

Assolutamente sì. Ci siamo sempre rapportati nella stessa maniera a consiglieri di maggioranza e di opposizione guardando solo all'obiettivo finale: l'interesse degli abitanti. Lo scopo del Cdq è di farsi portavoce dei disagi cittadini. Il colore politico di chi ci riesce è indifferente.

Ma lei è stata eletta consigliere...

Sì, ognuno di noi poi ha idee e posizioni politiche. Questo è chiaro. Ma la mia candidatura è nata come diretta conseguenza di un impegno sul territorio che prescinde da quella che è stata la mia presenza nel comitato. I cittadini di Muratella non mi hanno votato come Emanuela Mino, vicepresidente del Cdq, ma come Emanuela Mino impegnata per far valere i diritti dei cittadini. E comunque non a caso mi sono subita dimessa da vicepresidente. Attualmente non lo sono più.

Qualcuno l'ha mai accusata di 'approfittare' del comitato per la compagna elettorale?

Sì, a volte è successo. Ma ho sempre smentito, e continuo a farlo.

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