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Venerdì, 8 Dicembre 2023
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Un anno di governo Lanzi, le critiche dell'opposizione: "Dalla giunta ci saremmo aspettati di meglio"

Dalla gestione dei mercati ai problemi irrisolti sul piano della sicurezza: le critiche dell’opposizione sul primo anno di amministrazione Lanzi

Non si è interessato alle questioni relative alla sicurezza. E’ questa la principale critica che arriva all’indirizzo del presidente Lanzi, ed in generale alla sua amministrazione, da chi era arrivato a sfidarlo al ballottaggio. Un giudizio, quello del capogruppo leghista Daniele Catalano, che trova riscontro anche nelle valutazioni di Fratelli d’Italia. Ma il giudizio sul primo anno di mandato, nel parlamentino di Corviale, è più articolato e, sulla valutazione complessiva, finisce per dividere l’opposizione.

La bocciatura della Lega

“Come Lega non possiamo che esprimere insoddisfazione per questo primo anno” ha premesso Catalano, che ha subito sottolineato come siano state “rifiutate tutte le nostre proposte sul tema della sicurezza” dall’istituzione di un apposito delegato all’attivazione di una commissione speciale. Ma non c’è solo quello aspetto a concorrere alla bocciatura. “Sul tema della digitalizzazione e del decentramento amministrativo abbiamo visto poco o nulla, i tempi di attesa per estratti e carte d’identità è ancora lunghissimo” ha dichiarato il capogruppo leghista che ha riscontrato tempi lunghi anche “nell’accedere agli atti della pubblica amministrazione: è ancora qualcosa che richiede almeno 40 giorni”.

I nodi irrisolti della sicurezza

Sempre per restare nel centrodestra, Fratelli d’Italia ha segnalato, attraverso il proprio capogruppo Valerio Garipoli, che “le commissioni sono poco incisive e la giunta è debole”. Nel dettaglio  Garipoli ha ricordato come, nel territorio, si resti “ancora ancora in attesa di sviluppi sul futuro della Scuola Pensuti, a Muratella, così come degli esiti dell'ex Scuola 8 Marzo a Magliana”. Al pari di quanto segnalato dal collega della Lega, anche il capogruppo di Fratelli d’Italia ha voluto sottolineare che non c’è stata “nessuna reale presa in considerazione della tematica della sicurezza”. E’ quest’ultimo un filo rosso accomuna l’ex scuola occupata, le questioni relative agli insediamenti abusivi presenti nel territorio e la gestione del campo nomadi di via Candoni. Giudizio negativo, quindi, per il primo anno di un’amministrazione che, secondo Fratelli d’Italia, “è sembrata più presa alla prosecuzione dell'ordinario che alla ricerca di risoluzione delle molteplici criticità”.

La delusione della lista Calenda

“Dalla Giunta Lanzi in questo primo anno ci saremmo aspettati di meglio e di più in termini di visione di guida e, elemento non banale, di gestione soprattutto degli uffici”. E’ questa invece la premessa da cui è partita l’analisi della Lista Calenda che, attraverso il capogruppo municipale Gianluca Fioravanti, è poi entrata nel merito. E l’elenco delle criticità è lungo: si va dal  “nuovo regolamento della consulta  per la disabilità che rischia di trasformarla consulta stessa in un organo sterile” alla  “situazione dei mercati rionali che ad eccezione del mercato Cardano è pessima” visto che, ha rimarcato Fioravanti “sono tutti in sofferenza”. Poi ci sono questioni legate al decoro ed alla gestione penalizzante dei centri anziani “sempre meno dotati d’autonomia”. Non è tutto nero però per la lista Calenda che valuta “ positivamente il dialogo instaurato con AMA di municipio, il contratto sugli sfalci e diserbo oltre che le acquisizioni delle aree verdi fino a 20 mila mq”. 

Gli apprezzamenti del M5s

Cosa ne pensa invece il partito del primo anno di Lanzi da chi, prima attraverso Torelli e poi con il commissariamento di Raggi, aveva amministrato il territorio? “Se per quanto riguarda Gualtieri la bocciatura è senza appello” ha premesso il capogruppo grillino Luca Mellina “dobbiamo ammettere che nel municipio viviamo una situazione leggermente migliore”. A Lanzi viene riconosciuto di essere “una persona che ci mette la faccia, sempre presente in consiglio ed anche in commissione” cosa che consente di garantire “una proficua dialettica democratica”. Secondo Mellina, che era stato il vicepresidente durante l’amministrazione Torelli, “la giunta è stata intelligente nel proseguire molte attività che avevamo avviato, dalla mobilità alla manutenzione scolastica”. Risultati che sono raggiunti anche grazie alla “dialettica democratica” che si sviluppa in consiglio. Un aspetto su cui però, gli altri gruppi dell’opposizione, non hanno dimostrato di apprezzare particolari benefici. 
 

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