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Marconi Marconi / Via Oderisi da Gubbio

Una targa ricorda Mario Brega a cento anni dalla sua nascita

Il simbolo davanti al palazzo in cui ha abitato l'attore

Una targa ricorda Mario Brega a cento anni dalla sua nascita, davanti al palazzo in cui ha abitato nel quartiere Marconi, in via Oderisi da Gubbio 18. A omaggiare l’indimenticabile caratterista il sindaco Roberto Gualtieri, il presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi e l’attore Carlo Verdone. “Brega ha saputo cogliere l'identità di Roma in modo apparentemente esagerato, ma sempre con un elemento di dolcezza. Un simbolo della Roma che non c'è più ma c'è sempre dentro di noi” ha commentato Gualtieri a margine dell’evento. 

‘Sta mano po esse fero e po esse piuma’

Oltre settanta film in carriera (era anche nella 'trilogia del dollaro' di Sergio Leone), Mario Brega è diventato un personaggio cult con Carlo Verdone e i suoi successi degli anni '80. È stato Verdone, insieme a Gualtieri, a scoprire la targa in ricordo dell’attore e dell’amico: lo hanno fatto sulle note di 'L'ultima luna' di Lucio Dalla, anche colonna sonora di 'Borotalco'. In questo film Brega interpretava il suocero manesco di Verdone, ma fu anche il padre 'comunista così' dell'hippy di 'Un sacco bello' e poi Er Principe, il camionista di 'Bianco rosso e Verdone', quello con la mano che 'po' esse fero e po' esse piuma'. 

Il primo incontro tra Brega e Verdone

“Era un uomo senza paura, un pazzo, portò se stesso sul set, non si capiva mai quanto recitasse. Lo conobbi a casa di Leone, mi mancava l'attore per il padre dell'hippy. Entrò questo omone con la camicia aperta, una grande croce d'oro: 'a Sergio, vengo dar mercato, t'ho portato i carciofi' (l'ha imitato Verdone), era perfetto”. Lo stupore fa sì che il giovane regista di allora interroghi Leone: “A Sergio ma chi è questo? E lui dice 'un amico mio che ha lavorato ai mercati generali e ai film con me...'. È perfetto per fare il padre di Ruggero, l'hippy, un contrasto formidabile”. “Se quei film hanno avuto tanto successo è grazie anche a lui e a Elena Fabrizi, gli ultimi grandi caratteristi di Roma, ne sono orgoglioso. Il cinema ha questo: rende immortali” ha commentato l’attore e il regista romano Carlo Verdone.

targa mario brega

L’idea dello scrittore Dario Puntuale

È stato lo scrittore Dario Puntuale, vicino di casa di Brega, a lanciare l’idea di intitolargli una targa e a coinvolgere il minisindaco dell'XI Municipio Gianluca Lanzi, che alla cerimonia è arrivato con una maglia che ritraeva Brega: “Vogliamo una Roma consapevole delle sue radici e della sua storia. Non è una città anonima: noi vogliamo dare identità ai quartieri ricordandone la storia e in questo caso le personalità che li hanno vissuti”. All’evento che la nipote di Brega, Francesca: “Zio era così, viso burbero e occhi buoni, generoso. Era 'Er Principe' del popolo”. 

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