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Marconi Marconi / Lungotevere di Pietra Papa

Tevere, una valanga di rifiuti a duecento metri da Tiberis: "Nulla è cambiato"

Sulla sponda Marconi del Tevere quintali di rifiuti vengono sversati nel fiume. Claudio Sisto: "E' un problema per il fiume, ma è un film già visto"

C’è una valanga di rifiuti che minaccia le acque del Tevere. Il materiale che si trova sul greto del fiume è destinato a raggiungere le sue acque e, per effetto della corrente, ad arrivare in mare.

Dove si trova la microdiscarica

“Purtroppo è un film già visto - racconta il fotografo Claudio Sisto - stavo effettuando un reportage sul fiume, quando ho notato questo accumulo di rifiuti. Si trova sotto lungotevere di Pietra Papa a duecento metri da Ponte Marconi, tra un impianto sportivo ed il ponte di ferro. A poca distanza da un insediamento abusivo”. Nella zona, lo scorso anno, si è sviluppato anche un incendio. “Non è la prima volta che si formano delle discariche. Anzi direi che, nonostante gli sforzi e le segnalazioni, sembra che non sia cambiato nulla” ha commentato Sisto.

Una minaccia per il fiume

L’accumulo di rifiuti, situato sul versante Marconi del fiume, dista circa duecento metri da Tiberis. E’ quello uno spazio su cui l’amministrazione ha puntato per cercare di contenere le sacche di degrado che costantemente minacciano il Tevere. E che, come l’immagine documenta, non hanno mai finito di rappresentare un pericolo per la salubrità del principale corso d’acqua della città.

Sforzi vanificati

La relativa facilità con cui si formano queste discariche, anche a ridosso di contesti popolosi, com’è nel caso di Marconi, rischiano di inficiare il lavoro svolto dalle amministrazioni. Dal Comune, che ha organizzato tre stagioni di Tiberis ed ha attivato un corpo di Polizia locale che, spostandosi in bici, pattuglia le sponde fluviali. Ma anche della Regione che, con le dighe acchiapparifiuti, punta a contenere l’arrivo in mare aperto delle pericolose plastiche.

Ecco come funzionano le dighe acchiapparifiuti

L'importanza della prevenzione

Nel Tevere sono due le barriere che, grazie ad una sinergia attivata dalla Regione Lazio, intercettano i rifiuti prima che arrivino in mare. Anche perchè, una volta che vengono ingerite dai pesci, le plastiche entrano nella catena alimentare dell'uomo. Un rischio che si può provare a prevenire, intervenendo nella puntuale eliminazione delle micro discariche disseminate lungo il corso del fiume.
 

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