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Giovedì, 18 Aprile 2024
Marconi Marconi

I “Punti mobili” dell’Ama, tra levatacce e biosacchetti introvabili

Orari troppo rigidi e sacchetti biodegradabili non facili da reperire. Sono questi i primi problemi incontrati dai residenti del quartiere Marconi, da tre mesi alle prese con la nuova raccolta differenziata

Tempo un paio di settimane e non ci sarà più traccia dei cassonetti verdi, quelli in cui per anni i cittadini residenti nel XV Municipio hanno gettato gli scarti alimentari e i rifiuti organici. Già il 65% dei bidoni è stato rimosso dallo scorso mese di luglio. Il quartiere Marconi è, infatti, tra quelli interessati dal nuovo modello di raccolta differenziata progettato dall'Ama che prevede, in sostituzione dei cassoni verdi, una rete di "Punti mobili" di raccolta in cui i cittadini si recano a portare i sacchetti della spazzatura, solo però quelli che contengono scarti alimentari e organici e rifiuti indifferenziati. Restano invece al loro posto i cassonetti blu per la carta e quelli bianchi per plastica e vetro. Il servizio è attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 5 e 30 alle 10 e 30 del mattino, e il sabato e la domenica dalle 7 alle 12.

Strade più pulite e ordinate, più spazio per i parcheggi e una raccolta differenziata più accurata che permetta un riciclo più efficiente dei materiali di scarto. Insomma, quello che viene chiesto ai residenti è di sacrificare le proprie abitudini per rendere il quartiere più vivibile. Ma quanto sono disposti i cittadini al cambiamento? E soprattutto, credono davvero in strade più pulite e decorose? Le facce tradiscono confusione e perplessità.

Il problema principale sembra essere l'orario troppo rigido dei servizi: la fascia scelta, dalle 5 e 30 alle 10 e 30 del mattino, rischia di creare non pochi disagi agli abitanti del quartiere che lamentano la levataccia mattutina nel weekend o i tempi stretti dei giorni lavorativi. "Se continuano così per fascie orarie è sicuro al cento per cento che ci ritroviamo tutta la monnezza per strada" esordisce il proprietario dell'edicola all'angolo tra viale marconi e piazzale della radio, proprio accanto a dove staziona uno dei punti mobili. Dello stesso avviso un gruppetto di anziani intento a discutere animatamente, guarda caso, proprio della novità del quartiere: "il problema vero sono gli orari, per noi che abitiamo proprio davanti va anche bene, ma per chi lavora? La mattina presto non hai tempo per fare la strada a piedi fino ai punti di raccolta. Va a finire che la strada si riempirà di sacchetti" e continua con qualche suggerimento "c'è un paesino nell'Emilia Romagna dove passano tre volte al giorno a prenderti la spazzatura, oppure anche a Testaccio è meglio perché i cassonetti stanno dentro i cortili delle case" concludendo con aria rassegnata "certo è anche vero che ogni posto c'ha i suoi problemi".

Ci spostiamo vicino a un altro Punto Mobile a circa 100 metri dal primo, poco dopo la libreria Feltrinelli di viale marconi. Osservando gli abitanti della zona che, tra lo smarrimento e la curiosità, consegnano i loro rifiuti con l'aria soddisfatta di chi ha appena fatto il suo dovere, notiamo un'altra difficoltà comune: il rifornimento di sacchetti biodegradabili per l'umido, gli unici accettati ai punti di raccolta. Una prima tranche è stata consegnata a domicilio dall'Ama con il kit informativo, ma una volta terminati dove si possono reperire? "Qui ai punti mobili non possiamo darli" ci spiega un' operatrice ecologica "perché il ritiro deve essere nominativo. Se, per assurdo, vengono separatamente tre membri dello stesso nucleo familiare e a ognuno do 100 sacchetti ovviamente l'Ama ci rimette". Parlando con l'addetto al servizio scopriamo che, al momento, l'unico modo per recuperare le buste è recarsi allo specifico centro di raccolta situato in via portuense 357 o nei supermercati Sma e Coop della zona. E nonostante sia costretta a ripeterlo mille volte, l'operatrice Ama, pur riconoscendo la necessità di ampliare l'informazione, si mostra ottimista: "qui in viale marconi e nelle parallele la raccolta sta funzionando bene. La gente si prodiga, mi chiede e ascolta, ci tiene a farla correttamente" e apre uno spiraglio sul problema dell'orario "forse metteranno degli orari più flessibili, magari un turno pomeridiano".

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