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Riva Ostiense, nella terra di nessuno i segni di un altro mercato abusivo

In una "terra di nessuno", sotto il Gazometro, viene allestito un mercatino abusivo il cui invenduto viene abbandonato lungo le rive del Tevere

Vestiti abbandonati in mezzo alla vegetazione ripariale. Materiale elettronico ed abiti usati lasciati tra le sterpaglie delle aiuole, sui marciapiedi, lungo la ciclabile della  Riva Ostiense. C'è un mercatino abusivo che si svolge all'ombra del Gazometro.

La terra di nessuno

Non è il primo suk che viene allestito nel quadrante. A poche centinaia di metri, per quasi una decade, è stato organizzato  un altro mercato abusivo. Era organizzato ogni fine settimana da alcuni rom che in via della Vasca Navale riuscivano ad allestire centinaia di postazioni. Si trattava per lo più di teli stesi a terra, sui quali era esibita merce di dubbia provenienza. La stessa che ora viene venduta sulla Riva Ostiense dove però il suk, avviato un paio d'anni fa, ha un carattere più occasionale. Viene organizzato in quella che il Comitato di Quartiere di Marconi, non esita a definitare "una terra di nessuno". Un territorio amministrato dal Municipio VIII nel quale, a parte qualche evento legato all'estate romana, non si registra alcuna attività. Nè sono presenti altri residenti dal momento che anche la ciclabile lì  esistente non collega la via con nessuna strada del quadrante municipale.

La terra di nessuno

A differenza del mercato che veniva organizzato da alcuni rom in via della Vasca Navale, quello della Riva Ostiense è più recente ed ha un carattere più occasionale. "Viene organizzato durante il fine settimana, talvolta anche il venerdì" fanno sapere i residenti di Marconi. La zona si trova territorialmente nel Municipio VIII, ma è in un'area di confine. "Una terra di nessuno", in passato utilizzata per organizzare eventi legati all'estate romana.

Una situazione fuori controllo

Le condizioni di Riva Ostiense, in assenza dei dovuti controlli, rischiano di degenerare. "Abbiamo notato che vendono anche generi alimentari, birre, panini e wurtel cotti su un barbecue"  fa sapere il Comitato di Quartiere di Marconi. Se è vero che non è ancora strutturato come il mercato che, anni fa, coinvolgeva centinaia di abusivi davanti l'ex Cinodromo, ciò non signifca che vada sottovalutato. Nel corso degli ultimi due anni è cresciuto in modo preoccupante. Ed a farne le spese rischia d'essere soprattutto l'ambiente circostante. L'invenduto, in questo mercato fatto soprattutto di vestiti usati e materiale elettronico, viene infatti abbandonato lungo gli argini del Tevere. Con tutte le conseguenze che, una situazione del genere, può comportare in termini di inquinamento. Il prezzo di questo malcostume, inevitabilmente, si trasferisce dal Tevere al mare

L'esposto sulla sicurezza

Un anno fa, il Comitato di Quartiere aveva raccolto oltre trecento firme per segnalare una serie di problemi legati alla sicurezza di Marconi. Tra questi spiccava la costante presenza di insediamenti abusivi lungo le sponde del Tevere. Tra le questioni poste all'attenzione della procura, cui venne inoltrato un esposto, veniva menzionato anche il mercatino abusivo di riva Ostiense.  Ma a distanza di dodici mesi da quall'iniziativa  "poco o nulla è cambiato - spiega Salvatore Serra, coordinatore del gruppo facebook CdQ Marconi - quando le forze dell'ordine presidiano l'area, il mercatino non si svolge. Nei week-end in cui questo non è possibile torna invece ad essere frequentato". Come avvenuto anche nel corso dell'ultimo fine settimana. Lasciando sul terreno le tracce inconfutabile del proprio passaggio.

Sponda Ostiense: il degrado lasciato sulla ciclabile dal mercatino abusivo/ Foto CdQ Marconi

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