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Magliana Magliana / Via Emilio Pensuti

La scuola è attesa da 15 anni, ma il cantiere è fermo: serve una nuova gara

I lavori per la scuola alla Muratella sono fermi. Nanni (Lista Calenda): "Serve una nuova assegnazione, prima di un anno e mezzo il cantiere non riparte"

Dal 2007 i residenti della Muratella sono in attesa della realizzazione di una scuola. In via Pensuti è infatti prevista la costruzione di un asilo nido e di una scuola dell’infanzia. Ma il cantiere è fermo e non è destinato a ripartire nel breve termine.

Un quartiere pieno di giovani famiglie

La questione è tornata all’attenzione del Campidoglio perché, come ha spiegato Benedetta Martini, la presidente della commissione lavori pubblici del municipio XI, “nel territorio l’esigenza di quella scuola è oggi ancor più sentita di 15 anni fa.  Nel quartiere sono andate ad abitare molte  giovani famiglie che sono costrette – ha ricordato la consigliera municipale – a prendere l’auto per portare, ogni giorno, i propri figli a Magliana”. Alla Muratella, infatti, non esistono altre scuole dell’infanzia ed asili nido.

La lunga vicenda

Il progetto originario del plesso scolastico risale al 2005. I lavori, partiti un paio di anni dopo, sono stati segnati da continui problemi. Fallita la prima ditta, si è reso necessario demolire anche la costruzione che aveva edificato, per problemi legati al “dilavamento del terreno”, è stato ricordato dai tecnici del comune durante l’ultima commissione lavori pubblici, svoltasi in Campidoglio il 21 marzo. Quel progetto, che prevedeva la costruzione in legno d’un edificio a più piani, è stato rivisto.

Effettuata la demolizione del vecchio manufatto è partita la realizzazione, da parte di una nuova ditta, della scuola in base ad un nuovo progetto che destina a via Pensuti tre classi di scuola materna e tre dell’asilo nido, da realizzare in cemento armato e su un solo piano. Quel progetto però, causa il passare del tempo, va revisionato.

L'esigenza di un nuovo progetto

Il cantiere da un paio d’anni, è di nuovo fermo ed è stato spiegato in commissione che “servono nuovi fondi”, anche se non sono ancora stati quantificati.“Serve un nuovo progetto ed una nuova assegnazione. E per farla occorre attendere almeno un anno e mezzo” ha spiegato il consigliere Dario Nanni, a margine dell’incontro in Campidoglio. La struttura realizzata non andrà toccata ma servono nuove risorse, ancora da quantificare, per ottemperare alle nuove normative legate all’impiantistica.

Il nuovo cronoprogramma

L’obiettivo è di predisporre rapidamente un progetto, per capire anche quali fondi andare a chiedere nella variazione di bilancio prevista per aprile. “Possiamo immaginare di iniziare i lavori alla fine del 2023” hanno stimato i tecnici capitolini. L’attesa è lunga. “Sembra davvero una storia infinita ma dobbiamo puntare a seguire i vari passaggi, riconvocando una commissione tra qualche mese” ha sintetizzato il consigliere Nanni. Anche perché, tra un nuovo progetto da realizzare, i fondi che prima vanno quantificati e poi trovati, e la successiva messa a gara, potrebbero verificarsi degli imprevisti. Imprevisti che, in questi 15 anni,  non sono davvero mancati in via Pensuti.

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