Scuola via Domenico Lupatelli: riprendono le lezioni
Dopo la chiusura del plesso Nino Rota riprendono le attività negli edifici scolastici del XV Municipio. Oggi derattizzazione alla Pascoli
Ad una settimana dalla chiusura della scuola di via Domenico Lupatelli a causa del cedimento di un pilastro torna il sereno nell'istituto scolastico del Municipio XV che domani riprenderà le lezioni. A comunicarlo l’assessore alle politiche scolastiche del Municipio XV, Claudio Camilli: "Domani, 26 settembre i piccoli delle classi materne del Plesso Sciascia torneranno in classe. I bambini sono distribuiti in quattro scuole vicine, adeguate alle esigenze dell’infanzia e con la garanzia della regolare fornitura del servizio mensa. Lunedì 24 settembre hanno già ripreso le lezioni le quindici classi elementari del Plesso Sciascia, perché il Municipio con la struttura scolastica si sono immediatamente attivati per trovare soluzioni alternative in edifici scolastici vicini. Nel Plesso si sta lavorando alle analisi sui pilastri della sala teatro, come richiesto dalla Commissione Stabili Pericolanti.”
DERATTIZZAZIONE - Oggi la scuola Giovanni Pascoli ha dovuto chiudere per provvedere alla derattizzazione e sanificazione totale dello stabile. Il Municipio e la struttura scolastica hanno immediatamente provveduto al trasferimento degli alunni nei vicini plessi Guttuso e Cuoco, evitando il disagio alle famiglie. “Purtroppo l’edificio scolastico della scuola Giovanni Pascoli si trova in un quartiere dove è stata più volte segnalata l’esigenza di un urgente intervento di derattizzazione. Ancora ieri abbiamo dovuto risollecitare l’Ama per un suo intervento a Marconi – dichiara il presidente del Municipio Roma XV, Gianni Paris -. Un nodo fondamentale sta nella mancata attivazione del Parco Papareschi, zona ancora degradata e abbandonata. Inoltre la strana raccolta differenziata dell’umido con un camioncino a orario, può costringere i cittadini a lasciare i sacchetti a terra E’ evidente la disattenzione capitolina ai problemi del territorio che il Municipio, con scarse risorse e limitate competenze, può sostenere spesso solo con comunicazioni e solleciti”.