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Veloccia: "Primarie nei municipi? Decide Orfini. Sì solo se unite a quelle per il sindaco"

L'ipotesi di ricorrere alle primarie e le eventuali modalità per espletarle, non preoccupa l'attuale Minisindaco Veloccia, che pone solo una condizione: "Se Orfini decide di farle, siano però svolte insieme a quelle per il candidato Sindaco"

Il tormentone sulle primarie investe anche i Municipi. La partita per la scelta del prossimo minisindaco del XI municipio ancora non è cominciata. Non manca però molto alla discesa in campo. E quindi negli spogliatoi si cominciano a fare le necessarie valutazioni. Bisogna cioè stabilire chi indosserà la casacca del centrosinistra.  Il ruolo del "mister" è chiaro: sarà Matteo Orfini, il Commissario del PD romano, a dover sciogliere i dubbi. Così almeno la vede l'attuale Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia.

LA VALUTAZIONE SULLE PRIMARIE - "Ci sono pro e contro, rispetto alla decisione di ricorrere alle primarie anche nei municipi. La scelta di farle, si presta ad una duplice interpretazione. Consentirebbe ai Presidenti uscenti di ottenere un'investitura popolare. Al tempo stesso però, significa che il partito vuole passino al vaglio dell'opinione pubblica. E quindi decidere di ricorrere alle primarie si presta a questa doppia lettura. Non farle invece  - spiega Veloccia - implica la decisione da parte del Partito Democratico di confermare in blocco le 11 esperienze intraprese, come del resto avviene nel resto d'Italia. Aggiungo una cosa. A Roma si sono amministrati i territori senza un reale decentramento, senza cioè avere i poteri per farlo. E nonostante questo, in moltissimi casi lo si è anche fatto bene".

IL FUTURO DELLA COALIZIONE - Confermare le "undici esperienze", significa già escludere i due Municipi (VIII e VII) governati da SEL e quello dove di recente si è consumata una frattura nel PD (VI). Dunque continua ad essere incerto il futuro della vecchia coalizione. "Non è ancora chiaro, nel caso si decida di fare le primarie, se vi sarà o meno la partecipazione di Sinistra Ecologia e Libertà. Io però sono molto sereno e sono pronto ad accettare qualsiasi condizione detti il Partito che, a Roma, è rappresentato dal Commissario Matteo Orfini".

IL RUOLO DI ORFINI - "E' lui che decide no? – sottolinea Veloccia – Certamente non ci si può assumere la responsabilità di chiudere i circoli e non quella di decidere se fare o meno le primarie". Nello spogliatoio, le casacche le distribuisce quindi il Presidente dei Democratici. "Per me va rispettata solo una condizione: le primarie per il candidato Sindaco devono coincidere con quelle dei Municipi. Se vogliamo che sia una cosa seria, credo che non si possa prescindere da quest'aspetto. Altrimenti – conclude l'intervista il Presidente Valoccia – il rischio è che a votar dopo, si debba fare i conti con le truppe cammellate di chi ha vinto la contesa per il Campidoglio. Ecco nell'ottica di un confronto popolare, questa è una strategia che andrebbe proprio evitata".

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