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Magliana Magliana / Via Sillano

Magliana, ex Saferrot: il PD punta alla sospensione dei lavori

Il cantiere sorto nell'area dell'ex stabilimento Saferrot alimenta perplessità. Per il PD dell'XI il Municipio deve intervenire sospendendo i lavori: "Che fine hanno fatto le opere per il quartiere? Si sta facendo un danno a Magliana"

Il Partito Democratico non molla la presa sull’area dell’ex Saferrot. I lavori proseguono, ma anche l’attività dei consiglieri e degli attivisti dem che denunciano  opacità tra le autorizzazioni rilasciate per l’avvio del cantiere.  Soprattutto si chiede di fare luce su un’operazione, legata ad un “Piano di Recupero Urbano”,  che avrebbe dovuto contribuire al rilancio dell’area. Con l'abbattimento dei circa 20mila metri quadrati del capannone Saferrot,  dovevano  infatti arrivare spazi pubblici: una terrazza sul parco del Tevere ed anche un locale per un'eventuale biblioteca.Opere di cui il PD torna ora a chiedere il conto.

IL DISINTERESSE - Il dito del gruppo consiliare democratico, è puntato  contro “il totale disinteresse del M5s al governo del Municipio su una vicenda che segna il futuro della Magliana  e che sta producendo un danno al quartiere". Veloccia, Lanzi, Fainella e Vastola fanno esplicito rifeimento alla "realizzazione di un piano casa commerciale in un'area dove invece erano previste fondamentali opere di interesse pubblico". Il timore infatti e che ora  "a fronte dell’intervento urbanistico, nessun onere sia versato al quartiere".

LE RICHIESTE - All’attivo del PD ci sono sedute ad hoc convocate in commissione trasparenza. In una di queste è ad esempio stata segnalata dall'UOT municipale “l’assenza dell’autorizzazione del Genio Civile” ricordava la Consigliera Fainella, che oggi aggiunge che quella "quel permesso è stato consegnato tra la seconda e la terza seduta di commissione".  “Abbiamo studiato la documentazione e, da una prima analisi, sono emerse delle incongruenze che la Dichiarazione di Inizio Attività, presentata al Municipio sembrerebbe contenere. In particolare in relazione ai numerosi condoni presenti su cui si basa il titolo – osservano i consiglieri democratici –  Poiché la pratica è stata presentata al Municipio, e dunque non istruita a livello dipartimentale, chiediamo all'Ente di prossiità la sospensione in autotutela del titolo, il conseguente fermo dei lavori e il coinvolgimento di tutto gli organi preposti al controllo affinché si faccia definitivamente luce sulla piena legittimità della pratica stessa”.

LA CONTESTAZIONE -L' abbattimento del capannone Saferrot, per la zona di Pian due Torri era considerato importante non solo in funzione delle opere previste. Nel Piano di Recupero si faceva infatti riferimento anche ad una riduzione delle cubature. E pure per questo, oltre che per l'eliminazione dei rumorosi camion diretti al deposito, l'operazione era attesa nel quartiere. Da qui la protesta dei Consiglieri dem e del circolo PD Magliana la cui Segretaria, Daniela Gentili,  accusa la maggioranza a 5 stelle. A suo dire non sono riusciti a dialogare con un territorio "che ha lottato con le istituzioni locali per un riscatto che oggi viene compromesso". E questo accade perchè, l'attuale intervento, conclude Gentili "di interesse pubblico  non ha più nulla.”
 

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