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Magliana Magliana / Via Pescaglia

Vendita immobili INPS, a Magliana la situazione più esplosiva: ci sono 1700 alloggi da riscattare

Condizioni di vendita più proibitive che in passato

A Magliana ci sono quasi 1700 famiglie su cui pende una spada di Damocle. Sono quelle che abitano negli immobili INPS di via Cutigliano, via dell'Impruneta, via Pescaglia, via Pieve Fosciana e via Scarperia. A loro è stata offerta la possibilità di acquistare l'appartamento dove abitano. Senza tutele e con soli 120 giorni di tempo a disposizione.

La previsione

La situazione rischia di deflagrare. "Penso che solo il quaranta per cento delle famiglie siano in grado di acquistare l'alloggio" spiega Fabio Fadda, ex consigliere municipale che da anni segue con attenzione la vicenda della cartolarizzazione. "Nel quartiere vivono persone fragili, anziani, ragazze madri e famiglie monoreddito. Per loro l'acquisto, soprattutto alle condizioni imposte da INPS, non sarà facile". Il problema qui è più avvertito che altrove perchè a Magliana nessuno è mai riuscito a riscattare l'appartamento.

Zero tutele 

"Nel 2013 alcuni occupanti senza titolo vennero regolarizzati, poichè si puntava a vendere gli alloggi nell'anno successivo. Un'operazione che però non è mai partita e tra l'altro, da allora, gli occupanti sono anche aumentati" spiega Fadda, oggi coordinatore municipale di Liberi e Uguali. Dal suo partito, in accordo con i gruppi dell'opposizione, è stata anche presentata un'articolata mozione. Si chiedeva di  "intervenire nella definizione del prezzo di vendita, tenendo conto del degrado degli immobili accumulato in anni di totale assenza gestionale, e di prevedere strumenti come quello dei mutui agevolati". Proposta respinta dalla maggioranza pentastellata, che ha preferito puntare sulla richiesta di un tavolo di confronto con INPS.

La differenza con il passato

"Il tavolo di fatto già esiste, ma è tra l'ente previdenziale e le organizzazioni sindacali" ha spiegato Fadda. E proprio a loro, ed in particolare a SUNIA ed Unione Inquilini che si è rivolto. "Avevamo promesso una grande assemblea pubblica non appena fossero arrivate le prime lettere. E' già passato un mese". Ne mancano ancora tre, poi gli inquilini degli alloggi popolari dovranno decidere il da farsi. Rispetto al passato non ci saranno neppure le tutele della legge 410/01 che prevedeva la possibilità, per chi non può acquistare, di rinnovare l'affitto per nove anni.

Emergenza abitativa e possibili conseguenze

"A complicare la situazione c'è il fatto che, col passare degli anni, è mutata anche la composizione anagrafica e sociale dell'inquilinato - fa notare il vicepresidente del consiglio municipale Marco Palma -  e tutto ciò  rischia di aggravare ulteriormente un situazione già complicata. Per questo ho scritto al Prefetto ed al Sindaco: temo infatti che questa situazione possa innescare forti ripercussioni di carattere sociale e di ordine pubblico". Non è infatti difficile prevedere quali siano gli scenari, soprattutto perchè INPS avrà la facolta di vendere all'asta tutti gli immobili che non saranno riscattati".  In questa situazione a farne le spese saranno migliaia di persone, che rischiano di ingrossare le file dell'emergenza abitativa a Roma. Anche perchè, le condizioni di vendita, a Magliana come altrove, appaiono oggi più proibitive di quanto non siano state in passato. Quando un immobile INPS, a Don Bosco, poteva essere acquistato anche a meno di sessantamila euro.

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