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Magliana Magliana / Via dell'Impruneta

Magliana, finite nel nulla le richieste di sgombero della scuola 8 marzo: "Ora venga liberata"

Catalano (Lega): "Va sgomberato, Lanzi faccia valere la richiesta già votata in municipio"

In via dell’Impruneta, nell'ex scuola 8 marzo, appare tutto fermo. L'immobile della Magliana, infatti, continua a versare nelle stesse condizioni degli ultiimi 15 anni: occupato da centinaia di persone.

La richiesta disattesa

L’amministrazione municipale, nell'aprile del 2022, su proposta della maggioranza di centrosinistra aveva votato la richiesta di mettere in campo “ogni attività necessaria all’inserimento dell'ex scuola 8 marzo nel piano di interventi di sgombero degli immobili occupati”. L’idea dell’amministrazione locale era quella di porre l’attenzione della prefettura sull’esigenza di liberare l’immobile, fortemente degradato ed in condizioni di dubbia sicurezza. Nel 2010 è stato infatti dichiarato inagibile dalla “commissione stabili pericolanti” del dipartimento infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale. Nonostante questo, da allora, continuano ad abitarvi decine di famiglie.

Nel piano degli sgomberi

Il presidente Lanzi aveva chiarito, proprio a margine dell’atto votato in consiglio municipale, di aver già provveduto “nella riunione dell’osservatorio territoriale per la sicurezza”, lo scorso marzo, di includere nel piano di interventi di sgombero anche l’ex scuola. Un provvedimento richiesto perchè, nel precedente piano approvato nel 2019, non era stato inserito. Questa richiesta, però, a distanza di mesi non ha mutato le condizione dell’edificio di via dell’Impruneta. A differenza delle aspettative che erano maturate nel territorio, resta inesorabilmente occupato. 

La Lega incalza il presidente Lanzi

“Siamo costretti a portare di nuovo l’attenzione del consiglio municipale e quindi del presidente Lanzi sulla situazione in cui versa l’ex scuola 8 marzo” hanno premesso i consiglieri leghisti Daniele Catalano ed Enrico Nacca. “Purtroppo continuiamo a ricevere segnalazioni dei residenti sulle condizioni dell’immobile, su cui non registriamo progressi. Sembra assurdo che un immobile considerato inagibile nel 2010, continui ad essere abitato – ha commentato il capogruppo leghista Daniele Catalano – il presidente Lanzi aveva dichiarato che la questione sarebbe stata attenzionata dall’osservatorio, ma non abbiamo più ricevuto alcun aggiornamento ed è arrivato il momento che il presidente del municipio torni a farsi sentire”.

Una situazione da risolvere

La richiesta di liberazione dell’immobile era stata portata nel parlamentino degli Arvali dagli stessi rappresentanti della maggioranza. Contemplava anche la proposta di provvedere ad un preventivo censimento degli occupanti. Ed era passata con i voti di tutto l’arco consiliare. Invece un provvedimento simile, presentato a distanza di pochi giorni dal centrodestra anche in assemblea capitolina, era stato affossato dai voti della maggioranza. Al di là della distanza registrata tra i due livelli istituzionali, resta un problema da affrontare. Per le condizioni strutturali dell'edificio e, hanno recentemente ricordato gli esponenti della lega, "per le immonidzie e l'incuria che caratterizzano tutta l'area circostante".

La storia dell'immobile

L'edificio occupato in via dell'Impruneta era stato costruito con l'intenzione di ospitare un nuovo commissariato della Polizia di Stato. Nel 2006 però l'immobile è stato destinato dal comune di Roma, per 20 anni, a Sviluppo Italia che avrebbe dovuto realizzarvi, in base a quanto previsto in un'apposita delibera, un asilo nido ed un incubatore d'impresa. Il progetto non è mai decollato e nel volgere di pochi anni l'edificio è stato occupato.

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