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Venerdì, 19 Aprile 2024
Magliana Trullo / Via della Magliana

VIAGGIO TRA I COMITATI | Il Cdq Magliana: "40 anni di lotte sul territorio"

Sono nati nel 1970. Hanno lottato per la casa e perché il quartiere si dotasse di servizi adeguati: scuole, spazi verdi e luoghi di incontro

"Non basterebbero tre pomeriggi per raccontare la nostra storia". E non hanno tutti i torti. Riassumere 40 anni di lotte sul territorio non è banale. Il Comitato di Quartiere Magliana di questioni cittadine ne ha affrontate parecchie, alcune le recupera nella memoria come ricordi di gioventù dal sapore leggendario. Altre le racconta con una lucidità che potrebbero essere accadute ieri. 

"Siamo qui dai primi anni '70, queste persone che vedi sono gli stessi fondatori del comitato". Si coglie una punta di orgoglio nella presentazione di Anna Pinto, presidente dello storico gruppo che da decenni si riunisce negli stessi locali su piazza De Andrè. Siedono allo stesso tavolo di legno un pò consunto, si riuniscono una volta a settimana tra di loro e una tantum, alla bisogna, convocano assemblee pubbliche. Ma tanto è cambiato dagli anni delle grandi lotte per i diritti civili. Prima di tutto il rapporto con i cittadini. 

"Oggi si tende a delegare al comitato" spiega Anna "i cittadini non partecipano più come una volta, arrivano e segnalano i disagi, ma poi a lavorare con noi non viene nessuno". Sarà pigrizia o la solita solfa dei 'tempi andati'. O forse il fatto che sul territorio sono quasi un'istituzione, una garanzia di efficienza e di vittorie portate a casa. Un gruppo di cui ci si può fidare. 

Tanto che non sembra esserci bisogno di diffondere nulla on line, il vecchio volantino attacca ancora benissimo. "Usiamo internet solo per comunicare con le altre realtà associative del territorio, con le quali si è creata un'ottima rete di collaborazione, per il resto i cittadini sanno chi siamo e cosa facciamo". 

Sì insomma il Cdq Magliana lo conoscono tutti, cittadini e amministratori. E se il territorio non è più solo una distesa sterminata di cemento lo deve anche al comitato, nato proprio per rivendicare servizi in un quartiere ai tempi condannato a diventare uno squallido dormitorio.

"Qui negli anni 70 e 80 non c'era niente. Non c'era verde, non c'erano scuole, non c'erano spazi pubblici. Era un quartiere fantasma, nel mirino dei costruttori che non hanno fatto altro che costruire edifici, tutti a rischio inondazioni". Magliana sorge qualche metro sotto il livello degli argini del Tevere ma questo non ha fermato una folle speculazione edilizia che ha spinto gli abitanti a un'ondata di occupazioni e rivendicazioni che gli ha impegnati per un decennio buono. "Se i costruttori della Magliana sono stati processati è anche grazie alle nostre battaglie". E oggi invece per cosa si lotta?

"Ancora non abbiamo spazi a sufficienza per la socialità. Poi c'è il verde da riqualificare, penso al Parco Tevere Sud, e la grande questione dei rifiuti". In Valle Galeria il Cdq Magliana non si è fatto attendere. Dell'emergenza abitativa invece cosa pensa chi ha fatto della casa la lotta di una vita? "Oggi non c'è una vera e propria emergenza, nel senso che gli alloggi ci sono e c'è chi li occupa. La strada è quella giusta, non è un'emergenza. O forse lo è sul piano della gestione politica del tutto". Insomma, niente a che vedere con le piazze 'rosse' degli anni '70.  

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