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Arvalia San Paolo / Viale Guglielmo Marconi

Intervista ad Alessio Marini, candidato alla presidenza dell'XI Municipio per il M5s

RomaToday intervista Alessio Marini, in lizza con il M5s per la presidenza dell'XI Municipio (Arvalia)

In attesa delle elezioni comunali e municipali del 26 e 27 maggio, Romatoday ha intervistato i candidati alle presidenze dei Municipi. Alessio Marini è il candidato del Movimento Cinque Stelle per l'XI Municipio (Arvalia). Gli abbiamo posto qualche domanda su come si comporterebbe una sua eventuale gestione nei confronti di alcune questioni di prioritaria importanza per il territorio. Fondamentale, secondo il candidato, la partecipazione cosciente e informata della cittadinanza.

I residenti del municipio aspettano da decenni l'allargamento del Ponticello di Portuense. L'opera è pronta per metà, ma è ancora inutilizzabile per cause poco chiare. Come rispondere alla domanda di trasparenza della cittadinanza e in che modo arginare il fenomeno dei cantieri fantasma?

Con l'allargamento del Ponticello Portuense migliorerebbe vistosamente la viabilità della zona. La cosa essenziale è garantire il passaggio di mezzi pubblici, ad esempio l'autobus 719, cosa al momento impraticabile. Purtroppo gli uffici pubblici sono il porto delle nebbie. I lavori sono stati iniziati, ma mancano ancora i marciapiedi, gli accessi. Il punto è: perché si bloccano i lavori? Perché i finanziamenti stanziati non bastano mai? E' una questione di trasparenza: dove finiscono i soldi? Noi abbiamo intenzione di trovare una risposta a queste domande e sollecitare il completamento dei lavori, nonché di verificare che quanto fatto finora sia regolare e a norma di legge.

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una serie di sgomberi sul lungotevere, in particolare nella zona dell'XI Municipio. Pensiamo agli sgomberi sul Lungotevere Pietrapapa. E' questa la politica giusta per eliminare il degrado tanto lamentato dai cittadini?

Quella è una zona non curata e non presidiata. Ci sono sgomberi di continuo, ma la situazione non cambia mai e il problema si ripresenta ogni volta. Anche qui la questione trasparenza è un nodo importante. Che io sappia, esiste un fondo di 30 milioni stanziato per l'emergenza nomadi. Mi domando: ci si poteva costruire un quartiere, no? Dove sono finiti questi soldi? Basterebbe un po' di buona volontà. Bisogna eliminare le cosiddette “baraccopoli”, questi grandi ghetti che ricordano un po' le favelas americane, e costruire invece dei mini-villaggi, dei piccoli insediamenti forniti di acqua e corrente. Perché il problema sta a monte e va considerato nella sua interezza. La condizione in cui versano queste persone è ragione di criminalità. Si sente parlare di furti di rame e ghisa: domandiamoci chi è che li compra.

Il compattatore Ama di Monte Cucco sta creando non pochi problemi ai residenti, per i rumori assordanti e l'inquinamento acustico definito 'intollerabile'. Come pensa di rispondere alle richieste dei cittadini?  

Anche in questo caso parlerei di approccio organico. La questione dei rifiuti è un problema che, come come quello dei campi nomadi, non va risolta solo temporaneamente. Lo spostamento non è una soluzione definitiva, ma solo una soluzione del momento, tipicamente all'italiana. Bisognerebbe concentrarsi sulla questione nella sua completezza: dalla produzione alla dismissione del rifiuto. Noi, personalmente, intendiamo innanzitutto sollecitare la raccolta, già differenziata, porta a porta, o anche di condominio in condominio. Ma lo sa che esistono ben sette tipi di plastica? Uno smistamento adeguato dei rifiuti richiede senz'altro una start-up costosa, ma procurerebbe posti di lavoro nel tempo. Si tratta di riorganizzarci, di avere un piano. Possibile che l'Italia non possieda un piano energetico? E i 52 milioni stanziati per l'emergenza rifiuti? Dove sono finiti? Noi ci impegneremo su questo tema, anche se non si possono pretendere risultati nell'immediato, bisogna prima passare per una fase di "coscientizzazione".

Parliamo di Corviale e della rinascita del 'serpentone' attesa da anni. I fondi stanziati dal Ministero per le Infrastrutture nel 2003 sono bloccati. Oltre 20 milioni di euro congelati nelle casse della Regione. Quanto dovranno aspettare ancora i residenti del quartiere per avere un intervento di riqualificazione?

Noi intendiamo certamente batterci perché la Regione sblocchi i finanziamenti e per rendere disponibile un provvedimento già esecutivo. Un controsenso in effetti: esecutivo non dovrebbe significare disponibile? Ci fanno passare un diritto per una concessione.

Operazione trasparenza, quanto ha speso per la sua campagna elettorale?

Circa 280 euro, compresi i 50 per lo staff di De Vito. Io personalmente ho speso 300 euro per questi volantini e, come me, anche gli altri nostri candidati consiglieri si sono autofinanziati.

Per quale motivo i suoi elettori dovrebbero votarla?

Sarebbe facile dire: votate per me per cambiare quello che è stato fatto male finora. In realtà, quella che veramente ho sentito come una necessità imprescindibile è che il cittadino si attivi e smetta di delegare. E' importante che tutti partecipino alla democrazia, che si sia consapevoli e informati. Uno degli obiettivi che il Movimento 5 Stelle tiene a portare avanti è l'abbattimento delle barriere tra politica e cittadinanza. Per questo vorrei che i cittadini dessero il loro voto, ma non a me, Alessio Marini: io sono solo un portavoce. Dal canto mio, posso dire che ho viaggiato molto, ho visto tante realtà e magari, portandole qui, potrei dare il mio contributo.

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