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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Forlanini: tutti contrari alle dismissioni dell’ospedale

Votato all'unanimità un documento col quale, l'intero Consiglio Municipale, richiede alla Regione di salvare l'Ospedale dalla privatizzazione o da altri utilizzi. I 280mila quadrati sono stati ritenuti, in modo trasversale, "un bene comune"

Il destino di uno degli Ospedali più apprezzati nella Capitale, è in bilico. Lo sanno benissimo i pazienti, il personale sanitario e la comunità cittadina, informata attraverso appositi banchetti. Lo sanno anche i Consiglieri di maggioranza ed opposizione che oggi, nel Parlamentino di via Mazzacurati, hanno trovato la quadra su un’iniziativa.

L' ADESIONE UNANIME - “Questa mattina il Consiglio del Municipio Roma XI ha approvato all'unanimità la mozione che ho presentato insieme al collega Alfredo Toppi per la salvaguardia dell'ex ospedale Carlo Forlanini. Quest'atto nasce da un lavoro che SEL sta seguendo congiuntamente sia nel Municipio XI che nel Municipio XII - spiega il Capogruppo Alberto Belloni - coinvolgendo associazioni, cittadini e comitati, anche tramite una raccolta di firme”.  Obiettivo dell’iniziativa è quello di “presentare una petizione al Presidente della Regione Lazio affinché scongiuri l'ipotesi di dismissione ed alienazione della struttura”.

IL TAVOLO DI CONFRONTO - Nello specifico, il documento votato in Consiglio, impegnerà il Presidente Veloccia a chiedere l’istituzione di un tavolo in Regione, “per la riconversione sociosanitaria delle strutture. Il Forlanini è un bene comune e come tale va salvato dalla privatizzazione e va riconsegnato alla cittadinanza mediante l'attivazione di servizi utili” conclude Belloni.

IL BENE COMUNE - L’idea stessa che i 280mila metri quadrati dell’ospedale, rappresentino un bene comune, è condivisa da tutto l’arco consiliare. Della stessa idea è infatti anche il Capogruppo Garipoli (Fdi-An) che in aula ha ricordato “la paradossale e non più gestibile situazione del degrado e dei ‘senza fissa dimora’ all'interno dei padiglioni dismessi così come della possibilità - non del tutto idonea ed adeguata - di riprese cinematografiche negli stessi padiglioni, considerati in passato eccellenza socio-sanitaria della città”. Bocciato invece l’emendamento che chiedeva  l'inserimento di una "Casa della Salute Regionale" e la riorganizzazione dell’ Unità Cure Residenziali Intensive . La mancata accettazione di quest’ulteriore richiesta, ricorda Garipoli, è però avvenuta “con la promessa di un percorso comune dalla Maggioranza Pd e Sel  che faranno comunque  propria una causa che non può che essere – e su questo sono tutti d’accordo - di bene comune”.

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