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Corviale Corviale / Via Poggio Verde

Corviale, i cittadini scrivono al Prefetto: "Vogliamo il commissariato promesso"

Lettera aperta al Prefetto e Ministro degli Interni. Galeota (Corviale Domani): “Abbiamo bisogno sia d'un presidio delle forze dell'ordine che di supporto alle realtà sociali e sportive che sono i nostri presidi del territorio”

L'incendio che ha messo fuori uso i contatori elettrici di cinquanta famiglie, ha contribuito a riaccendere i riflettori su Corviale. Al di là dei disagi vissuti dagli inquilini, prontamente risolti da Ater, resta il tema della sicurezza da garantire per chi abita nel Serpentone.

La rigenerazione urbana

Non c'è riqualificazione senza sicurezza” continuano a ripetere, come un mantra, i residenti di via del Poggio Verde. Il cosiddetto “modello Corviale”, la rigerenazione urbana messa in campo dalla Regione, non funziona se si punta a realizzarla solo con investimenti infrastrutturali. Serve qualcosa di più anche rispetto al duplice progetto che prevede la sistemazione del piano terra e del quarto piano, quello occupato.

La lettera a Ministro e Prefetto

“Sono oltre 11 anni che la nostra associazione interviene e presidia il nostro territorio – ha ricordato Pino Galeota, presidente di Corviale Domani, in una lettera inoltrata al Prefetto Gerarda Pantaleone ed al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese – Noi accendiamo luci su chi spaccia, chi si vende le case pubbliche, chi fa furti e rapine, chi intimorisce. Questo vuol dire presidiare il territorio. Luci spente e sarracinesche, abbassate – ha ricordato il portavode dell'associazione di Promozione sociale -  sono il terreno favorevole per i fenomeni criminosi”.

Le saracinesche chiuse

A proposito di saracinesche chiuse, a pochi metri dalla sala consiliare  c'è un mercato contadino che non riapre i battenti. E' stato chiuso per consentire l'avvio di lavori manutentivi. Sono passati più di quattro anni ma da allora anche quel presidio territoriale è venuto meno. Al suo posto però, l'ormai decaduta amministrazione municipale, aveva promesso di ottimizzare gli spazi realizzando farmer's market più piccolo, insieme ad un ufficio postale ed un posto di Polizia

La promessa del commissariato

Non solo il Municipio si era dichiarato pronto ad investire nel territorio. “Tre anni fa, in un incontro molto partecipato, l’allora Ministro Minniti, si era impegnato a ridistribuire le forze dell’ordine nelle periferie romane, aprendo nuovi commissariati in zone periferiche  e rafforzando quelli esistenti. Questo impegno – ha sottolineato il presidente di Corviale Domani – era stato fatto proprio anche dall’allora Prefetto Gabrielli, oggi Capo della Polizia di Stato”. 

I presidi del territorio

Alle saracinesche chiuse del Mercato Contadino, fanno da contraltare le tante attività sociali e sportive presenti nel territorio. E' ad esempio il caso del “Campo dei Miracoli”, dove da anni viene insegnato il calcio ai bambini del quartiere.  Ma anche di Radio Impegno, che da Corviale trasmette ogni notte una diretta streaming “per mostrare che anche di notte noi siamo presenti” ricordano gli speaker.
Ed infatti non serve soltanto il Commissariato, al Serpentone. Ne sono convinti anche gli estensori delle lettera ai titolari del Viminale e di Palazzo Valentini.

L'investimento nel sociale

“Sarà bene che l’intervento non si limiti alla sola forza pubblica ma sia accompagnato da interventi  sociali, da inclusioni per le fasce deboli e per le attività socio-culturali e sportive, che sono i  veri presidi territoriali come ci raccontano le esperienze riuscite” ha ricordato Pino Galeota. Insomma, il modello Corviale per funzionare davvero non ha bisogno solo di interventi architettonici. Bisogna lavorare anche sul piano della sicurezza e dell'inclusione sociale. E devono procedere almeno di pari passo, con i lavori di riqualificazione che, è bene, ricordarlo, sono già cominciati.

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